La presentazione ufficiale dei candidati della lista “Insieme per il futuro”. Tutte le foto online

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Stamani presso villa Moorings si è svolta la presentazione della lista del candidato sindaco Marco Bonini, lista che porta il nome “Insieme per il futuro” e che pur essendo una lista civica è comunque espressione di quasi tutte le forze della sinistra..All’evento ha partecipato il sindaco di Barga Umberto Sereni che ha sottolineato che Barga è uno dei miglior comuni d’Italia e che la lista di Bonini è nata per proseguire il lavoro svolto in questi ultimi dieci anni dalla propria amministrazione. Una lista di assoluta continuità con il passato insomma, secondo Sereni.D
opo le parole del sindaco, la parola è passata al papanbile sindaco Marco Bonini che ha tenuto a ribadire questo concetto: “Il nostro lavoro continua” ha detto.
Il candidato ha annunciato che durante la campagna elettorale ci saranno due incontri importanti con la popolazione uno a Fornaci e uno a Barga e che nel mese che lo divide dalle votazioni, tutta la lista sarà a disposizione dei cittadini per qualsiasi incontro verrà richiesto da realtà della vita del paese e cittadini.
Forse merita ricordare i nomi dei candidati al consiglio, presentati ad uno ad uno da Bonini: Boggi Nicola, Campani Caterina, Caselli Paolo, Cheloni Aldo, De Angelis Paola, Funai Americo, Giovannetti Alberto Alfredo, Giovannetti Gabriele, Lucchesi Maurizio, Marchetti Claudia, Marroni Paolo, Nardini Arturo, Onesti Pietro, Passini Gianpiero, Rigali Sandra, Salotti Vittorio, Salvateci Giorgio, Santi Stefano, Stefani Giovanna, Tognarelli Francesca.

Commenti

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  1. Nicola Bellanova


    Re: Ospedale, per il sindaco Gaddi il parere della commissione non conta
    La scelta è stata compiuta. Il nuovo ospedale unico della Valle, qualora nascesse, si farà a Piano Pieve. Il bello è questo, che il giochino presto finirà, e come per magia non lo faranno… nè a Mologno, nè a Piano Pieve. E intanto, la Valle si sta a scannare sui campanilismi, facendo il gioco di chi vuole che sia così.

    Un ospedale non è fatto solo di una location o di un immobile nuovo di zecca. E’ fatto di personale competente (medico, paramedico e assistenziale), di macchinari aggiornati al passo coi tempi e gente che li sappia usare. Per me, potrebbero farlo anche a San Pellegrino in Alpe, purchè sia di eccellenza. Ma siccome da Ponte a Moriano in su è già periferia…

    Comunque sia, il romantico, verboso, passionale e tenace “nazionalismo garfagnino” ha prevalso sull’ovattato interesse delle istituzioni mediavalline, escluse Barga e Coreglia, ormai un tutt’uno a livello politico e che hanno perorato la causa di Mologno: La voglia di avere e lottare per qualcosa, contro l’indifferenza e la presunzione che tutto sia dovuto.

    In questa guerra di campanile che, per il bene dei cittadini utenti, occorre che cessi una volta che sarà presa la decisione finale, ci hanno perso tutti. Una “vittoria mutilata” per usare un gergo dannunziano… ma se non si ritrova l’unità, mamma Regione chiude i cassetti e lascia tutti a letto senza cena.

    Non saranno dieci chilometri in più a nord a cambiare le carte in tavola. Quindi, godetevi le vittorie, lenite le ferite per le sconfitte, e sappiate fare tesoro dell’esperienza di questi venti anni di ospedale unico che si è avuto: gioco forza, restando tutti uniti, due mezzi ospedali ora ci sono. In attesa che arrivi quello unico, si rischia di perdere quel po’ che adesso passa il convento. Meditate, gente, meditate…

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