I candidati di Insieme per il Futuro di Fornaci si presentano

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Presentazione dei candidati fornacini sabato pomeriggio in piazza IV Novembre, non con un comizio elettorale –come ha voluto sottolineare il candidato sindaco marco Bonini– ma con una festa.
Festa aperta a tutti, con musica e lauto rinfresco in compagnia dei 6 candidati di Fornaci e molti degli altri aspiranti consiglieri della lista Insieme per il Futuro. L’intento, spiega Bonini, è entrare in contatto con le persone di tutte le frazioni, valorizzando volta per volta i candidati residenti. Paolo Caselli, Aldo Cheloni, Americo Funai, Gianpiero Passini, Sandra Rigali e Giovanna Stefani si sono infatti presentati al pubblico spiegando le motivazioni della loro candidatura e dimostrando che a Fornaci sono ben rappresentate le diverse categorie dell’elettorato.

Sono proseguiti poi gli interventi di Mario Regoli, Ardelio Pellegrinotti e Andrea Marcucci, che hanno tra l’altro ribadito quanto detto da Bonini a proposito dell’impegno a mantenere la continuità con gli intenti della precedente amministrazione e di quanto sia altresì importante continuare a lavorare per la Valle. Molte le persone che per tutto il pomeriggio si sono fermate in piazza IV Novembre ad ascoltare, presenti tra gli altri anche Marco Remaschi e Alessandro Adami, in un pomeriggio allietato dalla musica, anche con la voce di Gianpiero Passini, e l’arte estemporanea di Sandra Rigali.

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Commenti

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  1. Valter Ghiloni


    Re: Santini contro il registro delle unioni civili. “Così si penalizza le famiglie”
    Non credo Medioevo. Ed ho già spiegato altrove il perchè.
    Il passaggio sulla differenza tra diritto naturale e diritto positivo che ho formulato in altra discussione è niente più niente meno quanto afferma Santini.

    Il problema della nostra civiltà è che si pensa giusto concedere ogni qual cosa appaia o venga indicato come un diritto individuale.

    Ma così facendo si perdono di vista i punti di riferimento.
    Tant’è che ciò che solo 40 anni fa era illecito (e immorale per i credenti) ora è lecito e spesso tollerato se non praticato dai (pseudo) credenti.

    Non è civiltà, è imbarbarimento della civiltà.
    Al punto che non mi stupirebbe se tra qualche anno ciò che ora è ritenuto immorale e illecito diventi una istanza tutelata dalla legge.

    Dovrebbe far riflettere la frase, ripetuta più volte nel corso degli ultimi due anni a proposito di un noto personaggio “in casa propria ognuno può fare ciò che vuole…”

    No. Non è così. Neppure in casa propria. Ci sono dei confini legali e prima di tutto naturali invalicabili.

    Altrimenti si finisce per giustificare tutto e tutti.
    E questo sì, è Medioevo.

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