Diverso da chi?

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DIVERSO DA CHI?di Umberto CarteniItalia 2008 —-In una quieta cittadina del profondo nord si avvicinano le elezioni. Corazza (Antonio Catania) e Serafini (Giuseppe Cederna), eminenze grigie dell’Unione Democratica, partito di opposizione in consiglio comunale, imbastiscono delle finte primarie per indicare il candidato sindaco, cercando un concorrente fantoccio da opporre al politico già prescelto per quel ruolo; la scelta cade sul consigliere Piero Bonutti (Luca Argentero), professore universitario e noto attivista gay, che accoglie entusiasta e inconsapevole la sfida, nonostante lo scarso entusiasmo del compagno Remo (Filippo Nigro). Purtroppo o per fortuna, Piero si ritrova veramente ad essere presentato dal centrosinistra come candidato alla poltrona di sindaco; preoccupati dall’effetto eccessivamente innovatore della proposta, i vertici del partito gli affiancano come candidata vicesindaco Adele Ferri (Claudia Gerini), meglio conosciuta come “la furia centrista” per le sue posizioni aspre e ortodosse. Maggiormente livorosa perché la sua candidatura alle p
rimarie era stata rifiutata, Adele contesta e osteggia ogni punto del programma di Piero; i due non fanno che disputare e accapigliarsi, almeno fino a che Remo suggerisce al compagno di ammorbidire i suoi atteggiamenti e cercare di ingraziarsi la donna. Piero segue alla lettera il consiglio: i due si frequentano, si conoscono e danno vita ad una feconda e reciproca collaborazione. La complicità porta però all’imponderabile: Piero e Adele si innamorano. Ciò fa sprofondare nella crisi il giovane candidato: come può essere successo? cosa raccontare a Remo, già ferito dai precedenti tradimenti del compagno? e soprattutto, come fare a tenerlo nascosto agli elettori?
Si tratta di un film insolito nel panorama della commedia italiana, che ne risolleva decisamente le sorti: ben lontano dalla comicità pecoreccia cui siamo ormai abituati, Diverso da chi? è un divertissement brioso ed arguto, pervaso da un umorismo che si esplica più nelle situazioni che in battute brillanti. La sceneggiatura è molto elegante e misurata, evitando con attenzione gli eccessi e le pesantezze che il contesto potrebbe arrischiare; i temi toccati d’altronde sono di diversa natura.
La politica e i suoi giochi sono trattati con ironia bonaria, quasi rassegnata davanti ai calcoli, ai mezzucci, alle direttive imperanti dei partiti, alla lotta delle poltrone e degli equilibri; non a caso ad un centrosinistra un po’ perso e ad un centrodestra demagogo si oppone la caricatura di un grande centro a cui strappare voti, evocato come decisore dei nodi elettorali.
Sulla società si incentra poi l’attenzione del regista: quello italiano è un consesso non molto civile, dove a parole sono contrapposte categorie come “culattoni” pervertiti e antisociali e “bigotti” paladini della famiglia. Ma nei fatti c’è poco spazio per l’intolleranza, e piuttosto che uno stile di vita Piero e Adele si rinfacciano i valori che hanno abbracciato, salvo poi accorgersi di quanto siano affatto lontani e inconciliabili. Il dialogo, lo scambio evidenziano invece quanto la realtà sia ben diversa: una domenica qualsiasi in casa della coppia gay Piero – Remo è animata da un’affiatata e tradizionale famiglia allargata di parenti e amici; la conservatrice Adele, dolorosamente divorziata e con problemi di sterilità, si ritrova invece tutta sola a fare la pasta in casa.
Si evidenzia così l’inutilità delle accuse che si muovono vicendevolmente, e l’impossibilità, la nocività di etichettare gli individui per le loro scelte. È lo stesso Piero che sperimenta sulla pelle i danni di un’etichetta; non se la sente di lasciarsi dire due volte diverso: già diverso per gli altri perché omosessuale, anche diverso dai gay perché bisessuale? Ma diverso da chi, si chiede.
In una media di bravi attori spicca un incredibile Luca Argentero, inspiegabilmente concorrente del GF, e diventato ora apprezzato interprete cinematografico: naturale, spontaneo, equilibrato, simpatico senza mai cadere nel macchiettismo.

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Commenti

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  1. Re: Giornaledibarganews vuole crescere e diventa “premium”. Lettera aperta a tutti i lettori
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