Crisi KME: sabato a Fornaci un consiglio comunale straordinario. Cresce la preoccupazione.

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La notizia dei 130 esuberi annunciati da KME presso lo stabilimento metallurgico di Fornaci, è stata accolta come un pugno nello stomaco in tutta la Valle del Serchio dove la preoccupazione cresce di ora in ora come testimoniano i numerosi interventi di esponenti politici e delle istituzioni che stanno cercando di mobilitarsi per evitare l’infausta possibilità di 130 licenziamenti sul territorio;che sarebbero un colpo difficilmente sopportabile.E’ di ieri mattina la notizia della mobilitazione in difesa dei posti di lavoro lanciata dal sindaco del comune di Barga, Umberto Sereni che per sabato 14 marzo alle 16 ha indetto un consiglio comunale straordinario aperto a tutte le istituzioni. “La Valle – ha dichiarato Sereni – non si può permettere il lusso di perdere 130 posti di lavoro”.
Simbolico il luogo scelto: la centrale piazza IV Novembre nel cuore di Fornaci. Il primo cittadino, ha già invitato a partecipare al consiglio straordinario e alla mobilitazione il presidente della Regione, Claudio Martini, assessori regionali, il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, i due presidenti della Comunità Montane, Marco Bonini e Francesco Pifferi, tutte le Amministrazioni comunali della Valle, parlamentari e Governo.
Tra i tanti interventi registrati ieri quello del senatore del PD, Andrea Marcucci secondo il quale i: “130 esuberi vanno trasformati in cassa integrazione straordinaria o in contratti di solidarietà. Grazie ai buoni rapporti tra azienda e sindacati, alla collaborazione con gli enti locali, è il risultato che la trattativa in corso dovrà raggiungere”.
Pieno impegno a risolvere il problema viene garantito anche dall’on. Nedo Poli dell’UDC fortemente preoccupato da questa nuova crisi occupazionale di notevole portata. Secondo Poli, che ha annunciato la sua piena adesione alle iniziative che verranno intraprese nei prossimi giorni, c’è da aprire un tavolo di confronto con l’azienda, ma a questo punto anche un’analisi attenta su quali altre aziende della Valle potrebbero subire gli effetti nefasti della crisi.
“Di fronte ad un’ipotesi del genere – afferma invece l’on. Raffaella Mariani del PD – sono disponibile a lavorare, insieme ai sindacati e alle istituzioni, per avviare immediatamente un confronto con l’azienda e individuare soluzioni in grado di offrire garanzie ai lavoratori e alle loro famiglie. Massima attenzione al problema anche dai consiglieri regionali Marco Remaschi ed Ardelio Pellegrinotti , primi firmatari di una mozione che sarà discussa in Consiglio regionale. “Appresa la notizia – spiegano infatti i due – abbiamo predisposto un atto di indirizzo nei confronti della Giunta per un suo rapido intervento nella vicenda, a sostegno dei lavoratori e dell’azienda in questo difficile momento di crisi economica”.

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Commenti

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  1. Re: Monsignor Lino Lombardi commemora Morando Stefani
    Inorridisco a leggere quanto sopra.

    Se tutto deve essere buttato sempre e solo in politica mi conferma quello che penso da sempre: sono un marziano.

    Esistono giusti a destra, a sinistra e al centro.
    Ed esistono, e sono molti di più, imbecilli a destra, sinistra e al centro.
    Si pensano buone cose da parte di tutti gli schieramenti, ma non si riesce a portarle avanti perchè gli imbecilli hanno le loro istanze più importanti ed urgenti…

    Purtroppo si notano di più gli imbecilli, perchè parlano tanto e appaiono in pubblico.

    Dei giusti restano le opere, se riesce loro di portarle avanti spesso nel silenzio se non nell’ostilità più o meno generale o nella derisione.

    Io non so se Morando Stefani fosse un giusto o un imbecille. Le opere che lui (o il popolo di Barga guidato da lui…, forse e meglio…) ha portato a termine sono però visibili. I capipolo non sono poi così male, se operano per il bene del popolo.

    Certo, se li misuriamo con il criterio dei (presunti) capipopolo di oggi… beh, auguri!

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