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- di Pier Giuliano Cecchi

Valentino Moriconi, l’organo di Loppia e il suo: “ingegnosamente costrutto” (seconda parte)

Ripartiamo con la nostra lettura del racconto fattoci da Valentino Moriconi circa l’ottocentesco organo della Pieve di Loppia, il cui costruttore fu intuito dallo studioso e organista, Alessandro Sandretti di Borgo a Mozzano, confermato tale e quale, con l’aggiunta degli anni del lavoro, quando in un’area nascosta del somiere, “La Secreta”, apparve una scritta svelatrice: “Domenico Pucci organaro in Lucca fece l’anno 1843/45”. Pucci era nato a Lucca nel 1781 e ivi morì l’anno 1854. Valentino ci racconta ancora nella pubblicata prima parte che seppure fosse in uso per le chiese della valle la richiesta di organi a risparmio nei costi, cioè, con limiti nelle canne, ecc; cosicché tante musiche non potevano essere eseguite o solo suonate, magari, senza che raggiungessero quegli effetti speciali che, pensando agli ascoltatori, tanto piacquero all’autore, mentre, invece, qui a Loppia si volle un organo che fosse veramente tale e di cui essere orgogliosi. Ecco allora Valentino Moriconi chiosare che chi commissionò lo strumento a…

- di Pier Giuliano Cecchi

Valentino Moriconi, l’organo di Loppia e il suo “ingegnosamente costrutto” (prima parte)

FILECCHIO – Valentino Moriconi, in gioventù Sergente degli Alpini ma da tutti apprezzato come appassionato corista della Pieve di Loppia, oltre ad essere suonatore e conoscitore del bell’organo della chiesa, di cui mai pago di udirne la melodia e perché non potendo portarselo a casa, ne ha costruito uno da sé per averlo sempre alla mano ogni qualvolta la passione fortemente lo chiamasse alla panchetta, a questo personaggio chiedemmo se avesse voluto dirci qualcosa dei due aspetti dell’organo pubblico che è alla Pieve e, il suo; del primo la sua storia e qualità del secondo come sia andata che lo abbia costruito e oggi, dopo diverso tempo lo ha scritto nero su bianco, come ci dice lui, però: C’è voluta la Prigionia Covid. Così, con le parole che seguono, è giunta la sua importante e attesa missiva: Ti mando il racconto del restauro dell’organo di Loppia e, a seguire, la descrizione del mio organo. Sarei già contento se avrai la pazienza…