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- di Redazione

Nel 500° anniversario della nascita dell’umanista Pietro Angeli Bargeo

Il Bargeo, nel 500° anniversario della nascita”. Con questi titolo sabato 22 aprile a Barga si terranno le celebrazioni in memoria di Pietro Angeli Bargeo a 500 anni dalla nascita (1517-2017). Umanista nato a barga, ma di fama internazionale. Attorno al 1546 comincia a crescere la fama del Bargeo come umanista; fama che diventerà più tardi grandissima e lo consacrerà uno dei più grandi umanisti dei secolo. Una fama in crescita costante tanto che nel 1549 il duca di Firenze Cosimo lo reclamò (abitava allora a Reggio Emilia) come suo suddito perché insegnasse lettere umane nello Studio di Pisa. Da questo momento inizia il periodo della sua maggiore operosità. Il programma della giornata si aprirà in piazza Angelio, dove troneggia il busto di Pietro Angeli, con i saluti istituzionali ed una commemorazione a cura del dr. Manuele Bellonzi (ore 10); seguirà nell’aula magna dell’ISI di Barga la conferenza del generale Massimiliano Terraveglia «Le osservazioni dell`umanista Pietro Angelio sulla storia e…

- di p.g.c.

Cenni su Pietro Angeli Bargeo (Barga 1517-Pisa 1596) –(quinta e ultima parte)

NOTE SULLE FAMIGLIE ANGELI DI BARGA La Famiglia di Pietro Angeli Bargeo Come si narra nel libro “Giulio Angeli” (1), l’anno 1330, una famiglia da Pisa si trasferisce a Barga e da questa discenderanno gli Angeli di Barga. Una, se non la prima notizia, della presenza a Barga di un Angeli è dell’anno 1412, quando in frammenti di delibere comunali di quel tempo appare tra i consiglieri un certo Niccolò Angeli. Da questo Niccolò Angeli discese Cristofano, secondo quanto ci dice sua volta Salvino Salvini nel suo “Fasti Consolari dell’Accademia Fiorentina”, libro edito nel 1717 con dedica al granduca Giangastone Medici; da Cristofano altro ser Niccolò e da questi ser Jacopo padre di Pietro Angeli il poeta. La moglie di Jacopo e madre di Pietro Angeli fu Ermellina Turignoli, figlia del capitano le milizie di Barga Francesco “Ceccone” Turignoli, che aveva tra i suoi illustri ascendenti il beato Michele da Barga (1399-1479), al secolo Lodovico Turignoli, frate dei Minori Osservanti…

- di Pier Giuliano Cecchi

Cenni su Pietro Angeli Bargeo (Barga 1517-Pisa 1596) –(quarta parte)

Il busto di Pietro Angeli Bargeo scolpito da Giovanni Topi (Orciatico 1836 –Pisa 1896). Nel passato articolo siamo rimasti con Pietro Angeli a Roma ma ora che siamo ai primi di ottobre del 1587, sappiamo che il cardinale Ferdinando è al Poggio a Caiano cacciando assieme al fratello Francesco I, quando a sera il Granduca si sente male. È l’inizio di un’incredibile vicenda che coinvolgerà anche la seconda moglie Bianca Cappello, infatti, i reali coniugi da lì a poco, moriranno con grande sospetto circa la loro fine, una triste storia, ancora oggi molto attuale tra gli studiosi dell’argomento. A Pisa fu richiesta anche la maestria del medico Giulio Angeli da Barga, cugino e non fratello di Pietro come alcuni scrissero, affinché riuscisse a capire di cosa fosse morto il Granduca. La successione sul trono granducale, in frangenti che non è il caso di ripetere, spetterà al cardinale Ferdinando, che intanto incarica Pietro Angeli di comporre e poi recitare un’orazione funebre…

- di p.g.c.

Cenni su Pietro Angeli Bargeo (Barga 1517-Pisa 1596) –(terza parte)

Frontespizio del poema latino “Siriade” di Pietro Angeli Bargeo, che tratta delle crociate in Terrasanta. (Biblioteca Fratelli Rosselli Barga) Ci si è lasciati nel precedente articolo con l’idea di vedere Pietro Angeli a Roma, cui si trasferisce nel 1575. Ovviamente va detto anche come maturò questa nuova opportunità, se tale la possiamo definire, perché è una cooptazione più che una sua precisa volontà, magari letteraria o di altra natura. Infatti, è il cardinale Ferdinando Medici che a un certo momento della sua vita, morto il padre Cosimo I, decide l’ausilio del Poeta, ottimo latinista e grecista. Lo vuole vicino per aiutarlo nella sua missione di “fede”, pensando anche di farne, oltre a un novello precettore, il suo personale ambasciatore. Per altro va detto che ciò matura, ci pare giusto porlo in evidenza, dopo aver sperimentato la buona scuola, sin da fanciullo, del fratello di Pietro, Antonio Angeli, che aveva condotto anche lui a Roma. Si ricordi che il Cardinale Ferdinando…

- di p.g.c.

Cenni su Pietro Angeli Bargeo (Barga 1517-Pisa 1596) – seconda parte

Nel precedente articolo ci siamo fermati con l’idea che con il presente scritto avremmo conosciuto come Pietro Angeli fece ingresso, dopo i giorni guerreschi, nell’ambito dell’insegnamento, passo precedente al suo ingresso nello Studio di Pisa. Intanto, diciamo che lo stesso Angeli dopo aver fatto ritorno alla sua Barga prima da Milano e poi da Firenze, era l’anno 1544, nel 1545 ritenta la via delle armi, sempre nella ricercata vicinanza con Alfonso III d’Avalos Marchese del Vasto che era governatore di Milano e che con lettere lo richiamava al suo servizio. Infatti, lo vediamo partire una seconda volta per quella città ma giuntovi e non trovandovi il suo stimato protettore, che si era recato a Worms, l’Angeli fa rientro a Barga e così racconta dell’accaduto nel suo Diario (1): “Luglio dì 3 –Nell’anno 1545 io mi partì da Barga per tornare a servire il Marchese del Vasto a Milano e giuntovi ritrovai che era andato alla Corte dell’Imperatore di Vermazia e…