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- di Andrea Giannasi

Il riflesso delle nostre azioni, emerge come un grido dalla scuola di Barga attraverso il Giornale di Barga.

La scuola viva, accesa, intensa, curiosa, è il luogo dove le democrazie esprimono il pensiero libero, che poi diventa tale attraverso l’uso della parola. Logos, la parola del discorso, del libro, dell’articolo del giornale. E grazie all’Istituto superiore di Barga, in particolare alla professoressa Maria Pia Baroncelli, si può percorrere il pensiero utilizzando Calvino che nelle sue Città invisibili fa pronunciare a Marco Polo queste parole: “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e approfondimenti continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”. E non è solamente un tema difficile da percorrere e affrontare, ma…