BARGA – “Piazza del Comune è un lembo di cielo fra i profili dei tetti. Da sempre è il cuore della cittadina, il centro della vita civile di Barga (…)
Piazza del Comune come un teatro, una ribalta di palcoscenico su cui ogni giorno si rappresenta e si replica la vita. Il fondale non cambia e gli elementi di scena sono sempre gli stessi: la loggia coperta del Caffè Capretz, in ombra, riservata e silenziosa, proiettata verso le montagne azzurre; e i tavoli rustici, addossati al muro dell’Aristo (…).”
Dice così un bellissimo articolo scritto tanti anni fa dall’indimenticata Graziella Cosimini che parla del fascino e dell’essenza di questo luogo come solo lei sapeva fare:
“(…) Gli avventori dell’Aristo sono essi i principali attori della piazza, attori in pianta stabile, a tempo indeterminato. Costituiscono un gruppo eterogeneo aperto che ingloba ed amalgama gli elementi più vari e diversi (…) e oggi, nel tempo di internet e del turismo di massa, dall’Aristo, in piazza del Comune, passa il mondo intero. Forse anche perché vi si parla il linguaggio universale della musica e ci si può esprimere, ognuno, con il proprio strumento: con il lamento della cornamusa scozzese o con la dolcezza del mandolino italiano. Con le note fonde del sassofono o il pizzicato delle chitarre.”
Quando sembrano lontani adesso queste immagini, questi suoni, queste voci così vere e profonde; che abbiamo vissuto ogni anno, ogni estate, immutate ad ogni ritorno della bella stagione, con gli avventori del locale in piazza, seduti ai tavoli, spesso ad ascoltare o a suonare la musica.
Il locale, gestito dalla famiglia Togneri, era ormai chiuso da qualche mese, ma il cartello apposto da Marino Comparini, per conto della famiglia Casciani proprietaria dell’immobile, ha posto la parola fine: “Affittasi storica spuntineria Da Aristo, nel cuore del Castello di Barga”
Il locale è insomma chiuso, speriamo solo temporaneamente, ed il popolo della Piazza, il popolo dell’Aristo, si è trovato oggi assai perso da questo mutamento che rischia di chiudere per sempre una pagina della storia più bella e più vera della vita di Barga vecchia.
Da sempre “Da Aristo” in Piazza Salvo Salvi, dirimpetto al Comune di Barga ed alla Loggia dei Mercanti è stato il locale per eccellenza.
La Storia della bottega del Casciani parte agli inizi del secolo con Aristodemo che aveva fatto fortuna in America come Figurinaio e tornato a casa aprì la bottega in piazza del Comune.
Da lui passò al figlio Felice e da questi ad Aristodemo che tutti noi abbiamo conosciuto.
Questo locale negli anni è riuscito a conservare intatti il fascino, l’atmosfera, l’immagine della bottega d’altri tempi. Tanto del suo successo lo si doveva ad un personaggio che non si può non ricordare e che ha fatto la storia del locale ed anche della Barga vecchia del dopoguerra: l’indimenticabile Aristodemo Casciani, deceduto nel 2010, la cui verve e la cui passione, anche musicale, hanno reso questo locale unico, tappa obbligata per i tanti turisti in visita al centro storico, ma anche per tanti barghigiani che vivono il castello.
Passato negli anni successivi al genero Marino, il locale ha mantenuto la tradizione della gestione della famiglia Casciani, ma anche dopo è stato così, quando nel 2014 è subentrata la famiglia di Lorenzo Togneri che in questi anni, anche grazie al babbo Giovanni, è stata a sua volta protagonista del prosieguo della storia del locale, che ha continuato ad essere luogo speciale di vita, di musica e di incontro.
Fino a questo marzo 2025. Il locale ora è chiuso, si cerca chi lo voglia rilevare e davvero speriamo che ci sia qualcuno con questa bella storia abbia intenzione di portarla avanti
Gianmarco
9 Marzo 2025 alle 17:12
Per chi come me e’ nato e cresciuto in Barga castello s Cosa significa Questa bottega storica. Un peccato Che Abbia chiuso e spero Che anche l amministrazione comunale si muova per far si Che qualcuno si interessi a prenderla. In Questa bottega sono passati molti personaggi non solo bargei ma anche Di notevole relievo.