Serchio delle Muse, le emozioni si fondono in un coro di voci alla Casa Museo Maraini

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MOLAZZANA – Un concentrato unico di emozioni domenica 21 luglio, in località Pasquigliora, per lo speciale concerto del “Serchio delle Muse” – il festival lirico ideato dal Maestro Luigi Roni – alla Casa Museo Fosco Maraini nel Comune di Molazzana.

Protagonisti assoluti il Coro “Voci del Serchio”, diretto dal Maestro Ugo Menconi, con Fabrizio Gronchi alla fisarmonica e Luca Scarlini nelle vesti di narratore. Al cospetto delle magnifiche Alpi Apuane, tanto care al Professor Maraini, hanno risuonato nell’aria canti di montagna e di “ispirazione popolare”.

Il Coro ha aperto con un Inno alle Apuane, per poi cimentarsi in brani della tradizione e chiudere con Signore delle cime. Fabrizio Gronchi, alla fisarmonica, ha invece esordito con un brano tradizionale russo – Two Guitars – per terminare con due medley, uno del compositore e polistrumentista minimalista francese Yann Tiersen e uno tzigano.

Ad assistere al concerto, in quella che è stata la 34^ – nonché l’ultima – casa del celebre antropologo, orientalista, alpinista, fotografo, scrittore e poeta fiorentino – erano presenti, oltre al Presidente dell’Associazione Musicale “Il Serchio delle Muse” Fosco Bertoli, anche il Sindaco del Comune di Molazzana Andrea Talani e la Signora Mieko Namiki, moglie di Fosco Maraini.

La Casa – acquistata dal Comune di Molazzana, grazie ad un contributo della Fondazione CRL e dell’Unione Comuni Garfagnana, e presa in gestione in collaborazione con il CAI Garfagnana – si trova in posizione panoramica sulla Pania Secca a 982 metri di altitudine dell’Alpe di Sant’Antonio nel cui piccolo cimitero riposano – come da sua volontà – le spoglie di Maraini.

L’occasione è stata propizia per visitare l’interno della Casa dove il Professore soggiornò per lunghi periodi, tra il 1975 e il 2004, anno quest’ultimo della sua scomparsa. Qui Maraini scriveva libri e articoli tra il silenzio dei boschi e la bellezza mozzafiato di panorami e paesaggi.

A fine concerto gli artisti sono stati omaggiati con una copia del libro “Luigi Roni e il festival “Il Serchio delle Muse”, a cura di Sara Moscardini, uscito nel 2022 ed edito dalla collana Banca Identità e Memoria dell’Unione Comuni Garfagnana.

“Siamo davvero contenti di essere tornati quassù – dichiara il Presidente dell’Associazione Musicale “Il Serchio delle Muse” Fosco Bertoli –, in questo luogo così simbolico per il territorio, con un concerto particolarmente suggestivo ed apprezzato dal pubblico. Un’occasione per omaggiare, in musica, un personaggio di alto spessore umano e culturale, molto legato alla nostra terra, di cui quest’anno ricorre il ventennale dalla scomparsa”.

Il festival “Il Serchio delle Muse” è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, dalle aziende e dai media partner e dalle Istituzioni: i 14 Comuni della Valle coinvolti, l’Unione dei Comuni della Garfagnana, l’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio, l’Unione dei Comuni del Frignano, il Comune di Pievepelago, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Modena, e la Regione Toscana e la Provincia di Lucca.

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