A Barga il (bel) ricordo di Mariù Pascoli nel settantesimo anniversario della morte

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Una mattinata sferzata dalla pioggia e dal vento non ha fermato gli amanti di Pascoli che si sono dati appuntamento al Teatro dei Differenti dove, su iniziativa congiunta della Fondazione Pascoli, dei comuni di Barga e San Mauro e dell’Accademia Pascoliana, si è tenuto il ricordo di Maria Pascoli, sorella del poeta, a settant’anni dalla scomparsa.

Mariù, che sopravvisse a Giovanni per ben quarantuno anni, è infatti venuta a mancare il 5 dicembre 1953, lasciando come propri eredi da una parte l’Ente Ruggero e Caterina Pascoli (predecessore della Fondazione Pascoli) e dall’altra il Comune di Barga, che per sua esplicita volontà ebbe la casa, l’archivio e la biblioteca del poeta. Un patrimonio inestimabile che, come ha ricordato il Presidente della Fondazione Alessandro Adami, Maria conservò e difese per decenni: un impegno profuso anche nella valorizzazione e divulgazione delle opere di Giovanni. Maria Pascoli infatti non fu solo vestale e nume tutelare della memoria del fratello, ma anche protagonista del proprio tempo: curatrice editoriale, interlocutrice di intellettuali e politici, caparbia sostenitrice degli interessi della comunità castelvecchiese e barghigiana.

Di questo e tanti altri aspetti si è parlato stamani nell’iniziativa “Maria dolce Sorella”. Sono intervenuti Alice Cencetti, studiosa pascoliana, autrice del volume “Il Pascoli degli italiani. Storia di una poesia nella scuola nazionale” (Edizioni della Scuola Normale Superiore di Pisa, 2023), frutto di un assegno di ricerca sostenuto dalla famiglia Marcucci in accordo con la Fondazione Pascoli e la Scuola Normale in memoria di Guelfo Marcucci, fondatore e primo presidente della Fondazione.

A seguire sono intervenuti l’editore Alessandro Canzian ed Elisabetta Zambon che hanno omaggiato il Premio Nobel Seamus Heaney nel decennale della scomparsa, presentando il volume “On home ground. Come a casa” (Samuele Editore, 2023), raccolta delle versione e degli studi che il poeta irlandese dedicò a Pascoli, di cui era un appassionato e al quale era accomunato da un retroterra umano e culturale ancora per molti versi da scoprire. Nell’occasione, Sonia Ercolini ha letto la celeberrima lirica “X agosto” proprio nella traduzione proposta da Heaney.

Alla lettura dell’attore Alessandro Bertolucci sono state invece affidate le liriche dei “Canti di Castelvecchio”, introdotti da Sara Moscardini, collaboratrice della Fondazione Pascoli, in occasione dei 120 anni dalla prima pubblicazione della raccolta, avvenuta il 25 aprile 1903. Il Sindaco Campani ha annunciato tra l’altro che, come già auspicato sulle pagine del nostro giornale, è in corso la nomina a Conservatore di Casa Pascoli di Sara, che andrà così a succedere all’indimenticato prof. Ruggio.

La mattinata era patrocinata dal Ministero della Cultura, dalle Regioni Toscana ed Emilia Romagna, dalle Province di Lucca e Forlì Cesena, e dalla Scuola Normale di Pisa.

 

 

Commenti

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  1. Giulio Giovannelli


    Vorrei fare i complimenti alla faziosità del “direttore” Galeotti. Domenica ho scritto un mio commento dove esponevo una mia riflessione a livello di procedura, senza voler criticare nessuno. Ovviamente, essendo diretta alla Amministrazione comunale e a una Sua collaboratrice il “direttore”, nella sua parzialità si è ben guardato dal pubblicarlo.
    Complimenti vivissimi

    Giulio Giovannelli

  2. Alessio Fontana


    Mariù Pascoli, una sorella che è riuscita a salvaguardare e permettere a tutti di ammirare ed apprezzare il fratello poeta. Giusto questo ricordo.
    Però, dopo aver letto l’articolo, mi viene da fare una semplice domanda, essendo rimasto colpito da ciò che è stato detto nell’ultima parte, cioè la nomina a conservatore di Casa Pascoli. Ma quando c’è stato il concorso per titoli ed esami che ha permesso la nomina della dott.ssa Moscardini?
    Non ho mai letto di concorsi per ricoprire questo ruolo e a quanto credo, deve essere obbligatorio farlo. O forse a Barga vige una regola diversa?
    Spero di non essere censurato, perché la mia domanda ha anche interesse personale perché mi sarebbe piaciuto parteciparvi.


    • Mi sembra una domanda legittima. Queste procedure devono essere trasparenti e ben portate a conoscenza di tutti. Ci si aspetta dalla Stampa e dal Comune un comunicato esaustivo.

  3. Giulio Giovannelli


    Caro Arrigo,( spero tu riesca a leggere questo mio commento, dato che il direttore, “imparziale” censore, con buona probabilità non lo pubblicherà; ma tant’è, l’importante è provarci) se aspetti che il Comune risponda in modo esaustivo stai fresco, come dicono due proverbi che qui calzano a pennello, “campa cavallo che l’erba cresce” e “chi visse sperando, morì c…..o”.

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