A Barga una mostra permanente dedicata al grande artista Umberto Vittorini

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BARGA – Una buona notizia per l’arte e per la storia artistica di Barga. Sabato 18 marzo alle ore 15,30, inaugura in via dell’Acquedotto 3 una nuova mostra permanente dedicata d uno degli artisti più significativi: Umberto Vittorini.
Un grande artista del panorama nazionale italiano, come lo ebbe a definire anche Vittorio Sgarbi durante una sua visita alla mostra che a Barga che si svolse nel 2016, mettendo in relazione alle importanti esperienze artistiche del maestro nato a Sommocolonia, la forza espressiva e comunicativa dei suoi ritratti e delle incisioni.
La mostra permanente, curata dal barghigiano Cristian Tognarelli e che mette insieme una bella collezione di opere, vede il patrocinio del comune di Barga e della Fondazione Ricci che a Barga, nel 2016, organizzò, grazie anche all’appoggio di Tognarelli, una bella mostra dedicata all’artista: “Umberto Vittorini. Tradizione e originalità nella pittura di un Maestro toscano del Novecento nelle Opere delle collezioni private”,
Proprio dalla Fondazione, per mano della sua presidente Cristiana Ricci, arrivano parole di plauso per questa iniziativa: “Il 18 marzo rappresenterà un giorno speciale per Barga: Umberto Vittorini torna definitivamente nella cittadina in una collezione ampia e importante, che abbraccia tutti i periodi artistici della sua produzione.
Un grande plauso a Cristian Tognarelli che dopo la mostra espositiva alla Fondazione Ricci del 2016 è diventato, non solo il più grande collezionista, ma anche il più grande esperto dell’opera di Umberto Vittorini. La Fondazione Ricci è orgogliosa di aver contribuito alla riscoperta e valorizzazione di un grande Maestro del Novecento Italiano. Auguriamo alla Collezione Vittorini Barga il successo che ben merita”

 

 

Umberto Vittorini nacque il 22 giugno 1890 in località Montebono, nel comune di Barga, da padre pisano e madre barghigiana, e trascorse l’infanzia nel piccolo paese di Sommocolonia. Trasferitosi giovanissimo con la famiglia a Pisa, studiò arte decorativa fino al 1907 presso l’Istituto Tecnico Industriale, e successivamente presso l’Istituto d’Arte di Lucca. All’età di sedici anni divenne allievo del pittore Edoardo Gordigiani ed esordì nel 1910 con alcuni delicati ritratti, in cui la ricchezza della pennellata si lega ad una pungente indagine psicologica (“La sorellina”; “Bambina con la pera”).
Nel 1915-18 fu arruolato in guerra e al fronte realizzò alcuni disegni, a documentare l’esperienza bellica. Nel 1928 si trasferì a Milano, dove nello stesso anno tenne una personale alla Galleria Scopinich, e nel 1930 ottenne la cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel corso della sua vita non cessò mai di frequentare Barga, il paese natale, e Pisa, la città d’adozione. Espose in numerose rassegne a livello nazionale ed internazionale, tra cui le Secessioni romane, la Biennale di Venezia (1924, 1930, 1948, 1950) e le Quadriennali romane (dalla I alla VIII edizione).
Ebbe molto fama come artista, tanto che nel 1932, il Re Vittorio Emanuele III, si recò di persona alla Galleria “Permanente” di Milano per acquistare l’acquaforte intitolata “I profughi”.
Ottenne, nel corso della sua carriera, numerosi riconoscimenti: fu premiato a St. Vincent (1948), al premio Roma (1951), a Desio (1952), a Breno (1959) e ricevette il premio nazionale Castelletto Ticino (1962), Torre (1963), Busseto (1964). Realizzò anche alcune acqueforti, peraltro poco note perché tirate in pochissimi esemplari. Morì a Milano l’11 dicembre 1979.
Vittorini è indubbiamente uno degli artisti di spicco del primo ‘900 italiano. Le sue opere sono oggi esposte in numerosi Musei e Gallerie in Italia (Museo d’arte Moderna di Roma, Museo d’Arte Moderna di Milano, Collezione Presidenza della Repubblica) e all’estero. 
Di lui hanno scritto, sulle maggiori testate nazionali, Bartorelli, Bellonzi, Bellotti, Bertocchi, Bianchi, Bonardi, Bongiovanni, Borghese, Carlesi, Carli, Carrà, Casini, Corazza, De Micheli, Etna, Innocenti, Jenco, Kunke, Lepore, Macchi, Mussio, Ojetti, Palma, Parronchi, Sapori, Sereni, Senesi, Vasari, Vettori e molti altri.

 

La mostra permanente è ricavata all’interno di una civile abitazione e la visita è gratuita.
Le visite sono consentite solo previa prenotazione entro il venerdì (via e-mail), nella mattina del sabato (ore 10-12,30) e la domenica pomeriggio (ore 15,30-18).
Visite in orari diversi da quelli indicati devono necessariamente essere concordate in fase di prenotazione.
Le prenotazioni si effettuano scrivendo a: coll.vittorini@virgilio.it

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