Imposta di soggiorno. “Il Comune ha scelto il momento sbagliato”

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BARGA – “Questo è il momento sbagliato per indire l’imposta di soggiorno per i turisti che arriveranno nel comune di Barga. “ Lo dice Progetto Comune, il gruppo di opposizione in consiglio comunale, con il suo capogruppo Francesco Feniello. Gruppo che infatti ha votato contro la tassa di soggiorno nel corso del consiglio in cui è stato approvato il regolamento.

“In piena pandemia – scrive Progetto Comune – la maggioranza, si sveglia dal letargo e decide di istituire l’imposta di soggiorno con decorrenza maggio 2022. Secondo noi non solo è un momento sbagliato ma anche le modalità con cui è arrivata in consiglio la proposta sono da censurare. Infatti i consiglieri di opposizione e gli operatori del settore hanno appreso della proposta a cose fatte. Un aperto dialogo tra le varie associazioni di categoria e i gruppi consiliari avrebbe portato a situazioni dove la disponibilità al cambiamento sarebbe stata più condivisa e partecipata. Non come è successo, con l’imposizione senza interpellare gli operatori del settore, senza spiegazioni e chiarimenti. Ecco perché abbiamo votato contrario a questa proposta e in particolare siamo contrari alla data di entrata in vigore quando ci troviamo ancora in piena pandemia”.

Secondo Feniello e Progetto Comune, ora i cittadini devono fare i conti con il Covid, il caro bollette (gas, luce ), ed altro. Per questo era stato chiesto di rinviare la decorrenza al prossimo anno ma la risposta della prima cittadina è stata che era il momento giusto, sottolinea ancora Feniello:

“Caro Sindaco non è ora il momento giusto – dichiara –  L’amministrazione poteva istituire questa imposta anni addietro e precisamente in tempo di normalità ma ha scelto di farlo ora. I comuni che avevano istituito l’imposta in periodo antecedente alla pandemia in questo periodo l’hanno sospesa ed hanno ricevuto ristori dallo Stato. Gli altri sospendono e a Barga si istituisce.”

Peraltro per Progetto comune c’era prima da risolvere una problematica: prima di istituire questa imposta, bisognava  combattere il “sommerso non sommerso”: ovvero attività che svolgono accoglienza ricettiva senza essere in regola:

“A Barga sono numerose le attività extralberghiere che esercitano illecitamente danneggiando così i professionisti seri che pagano le tasse. Siamo ben consapevoli che con questa imposta possiamo avere nuovi e cospicui fondi a disposizione e siamo consapevoli che se gestiti e investiti in modo corretto, svilupperanno politiche di valorizzazione del territorio, implementando l’offerta di servizi, migliorando il comparto turistico locale nel suo insieme, ma questo momento critico per l’economia nazionale e con le difficoltà del settore turistico riteniamo sbagliato applicare tale imposta che potrebbe disincentivare le presenze turistiche sul nostro territorio con ulteriori danni al settore di riferimento.”

Così da Progetto Comune arriva una proposta: una decorrenza diversa da quella indicata nel regolamento approvato e quindi non dal primo maggio; il gruppo propone anche  di fare incontri dedicati con gli operatori del settore per recepire anche le loro proposte.

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