Uil Fpl: Ospedale Santa Croce, cardiologia a rischio collasso: manca la metà dei medici.

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CASTELNUOVIO DI GARFAGNANA -. E’ questa la denuncia della Uil Fpl che dichiara:

“La cardiologia dell’ospedale Santa Croce a Castelnuovo Garfagnana rischia di collassare: dove dovrebbero esserci sei medici ce ne sono soltanto tre. La situazione in Valle del Serchio è esplosiva e ormai non si tratta più di riorganizzazione ma di correre ai ripari ”.

A puntare i fari sull’emergenza è la Uil fpl Medici, riportando il malessere dei dipendenti che attendono da settimane  una soluzione che, a oggi, non è stata neppure annunciata. La dirigenza sanitaria della Uil Fpl ha inviato una lettera alla direzione aziendale chiedendo un incontro urgente sulle grave situazione della Cardiologia dell’ospedale di Castelnuovo “per essere informata su quelli che saranno i provvedimenti che verranno adottati. Dobbiamo rilevare all’azienda che i tre medici attualmente in servizio non possono in alcun modo gestire una struttura che deve avere il medico in servizio sulle 24 ore. A tutt’oggi non sembra che vi siano state rimodulazioni del servizio né rotazione di personale da altre sedi. Quel che è peggio è che l’azienda non  applica gli istituti contrattuali previsti con i quali ‘acquistare’ ore al di fuori dell’orario istituzionale tali da far fronte alla situazione emergenziale”. La coperta del personale è estremamente corta e pure piena di toppe che non reggono più, soprattutto quando si deve far fronte a una pandemia in pieno corso. Ci sono  disposizioni aziendali che obbligano la turnazione tra il personale della struttura complessa di riferimento di Lucca verso quelle della Valle del Serchio, come se fossero succursali, per garantire i servizi. Ma queste turnazioni impegnano oggi tutte le strutture complesse di anestesia-rianimazione, chirurgia, ostetricia e ginecologia, pediatria e radiologia ma sono molte altre le realtà all’interno dell’azienda in condizioni simili: nelle zone periferiche e disagiate non è possibile più reperire personale.

L’azienda deve assicurare un organico adeguato alle attività da svolgere e dedicato alla sede carente, anche nelle zone disagiate, come prevede un accordo sottoscritto nel 2016. Per questo – conclude la Uil fpl medici – invitiamo l’azienda a risolvere il prima possibile la grave situazione della cardiologia di Castelnuovo: con soli tre medici invece di sei può collassare da un momento all’altro ed è una gestione che rischia di compromettere la qualità della prestazione e  la salute degli stessi dipendenti in servizio”.

 

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