CoronaClub, “tu chiamale se vuoi emozioni…”

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Giorno 12 dall’esito del (primo) tampone (quarantena infinita)

La più bella e inattesa sorpresa di questi lunghi giorni di prigionia è stato ieri sentirmi chiamare da fuori il cancello e scoprire che c’era mia figlia lì ad aspettarmi. E’ stata una bella emozione, diversa dalle altre che pure non sono mancate in questi giorni. Di quelle che ti toccano nel profondo del cuore e che ti fa bene e ti fa star bene. Meglio non poteva iniziare la giornata ieri. Rivedere la mia bimba dopo più di un mese dall’ultima volta è stato un bel tuffo al cuore positivo e mi ha dato un po’ di quella ricarica di cui forse avevo bisogno.

Ero così emozionato che mi sono dimenticato di scattarle una foto. Me ne sono pentito tanto perché almeno, in questi giorni che verranno, mi sarei riguardato quello scatto fresco, fresco, per ricordare meglio il sorriso ed il calore degli occhi di Gaia, sotto quella mascherina che è una barriera contro il virus, ma non nasconde mai il sorriso di chi ti vuole bene, un sorriso bello e sincero… Ti voglio tanto bene Gaia e spero presto di rivederti fuori, nel mondo di tutti i giorni.

Ieri le buone nuove sono arrivate tutte di filata… dopo Gaia, il solito lancio dal recinto del pranzo domenicale della Diana Giovannetti che stavolta per noi aveva preparato pesce persico fritto, porri al tegame, pasta fritta e soprattutto i superbi funghi fritti che solo la Diana sa cucinare in quel modo… non ti deludono mai e mai una volta quando li gusti avverti anche solo la presenza di una minima goccia d’olio… come fa la Diana non lo so davvero…

Per pranzo, come genere di conforto al morale delle truppe, sono arrivate anche porzioni di riso al tartufo fresco, fresco, acciughe fritte alla perfezione ed una bella bottiglia di vino rosso recate, come già annunciato, dalla staffetta partigiana Sara e provenienti dall Riccardo Negri dell’Osteria di Piazza Angelio. Erano l’omaggio ai soldati degli avamposti montani del Colonello Biondi che non smetterò mai da ringraziare per il bel gesto di amicizia.

Insomma, grazie alla Diana e al Colonello Biondi, alla fine ne è venuto fuori un pranzo-cena, e forse anche un pranzo-cena di oggi viste le quantità delle porzioni, da urlo.

Potrei parlarvi, a completare la piacevole giornata, anche della vittoria della Viola, che come al solito non ha mancato di farmi comunque girare le eliche con una prestazione che ha rischiato per l’ennesima volta di far venire l’infarto, un 3-2 in cui c’è tutta l’essenza di questa squadra del “vorrei ma non posso”, fatta per i non deboli di cuore e per quelli che non si illudono mai di non poter avere brutte sorprese fino all’ultimo… (non dico #finoallafine perché potrei sembrare il mio gatto Leo).

Posso solo dire, a conferma dei deboli di cuore, che durante la partita, preoccupato, mi sono misurato più volte la saturazione che per 90 minuti è tornata border line…

Stavolta però è andata bene e quindi doppio sospiro di sollievo almeno fino alla partita di coppa Italia contro il Ponte a Moriano…. no, che dico, il  Padova. Insomma… più o meno..

Comunque una gara “probantissima” quella alle porte, come l’affrontare il Real Madrid, la Juve e il Barcellona tutti insieme in campo. E’ il “merito” per il brillante piazzamento ottenuto in campionato a fine agosto, quel formidabile decimo posto che ti fa iniziare la Coppa Italia non insieme alle grandi, ma con le squadre di terza categoria ed anche con gli amatori… e quasi sempre rischi di fare una figura di cacca. Sulla carta potresti vincere anche 7-0, nella realtà… ve lo dico mercoledì…

Anche oggi mi piace chiudere aprendo la finestra sul mondo a noi lontano. Con le parole che ci giungono dai cuori di tante persone. Sono le loro letterine dalla realtà.

Veronica

Cari Luca e Valeria coraggio prima o poi tutto questo finirà e non lo dico solo per gli appartenenti al CoronaClub ma per tutti quanti …vi dico che ė brutta anche per chi sta fuori, vedere i negozi deserti, vedere la gente spaesata e con la paura negli occhi, che non sa cosa succederà domani; soprattutto parlare con persone che ti dicono che forse da domani non avranno più un lavoro …

La cosa più importante, come dicevano i vecchi, è la salute ma penso che anche la fame non sia da meno… Con questa tristezza nel cuore vi saluto e vi dico che la prima cosa che faremo quando tutto sarà finito sarà una bella cena con tutte le ragazze del coro, tutti insieme… un abbraccio a tutti quanti.

 

Paola

Bell’articolo Luca! ieri ti ho detto che sembra una fola e avendo conosciuto la tua mamma mi sembra di vederla seduta sulla sedia davanti al negozio della Cinzia che ti dice : “questa è la fola dello stento”… Auguroni x tutto a te e Valeria

 

Graziella (La Cosimini)

Luca, il latino, in certi casi, torna bene! Rasserena. La storia insegna come affrontare i momenti critici e ci parla della forza della preghiera collettiva.

 

Daniele

Forza Luca e Valeria… State tenendo duro alla grande! Ti ringrazio per il pensiero a noi partite IVA; in effetti il mese di ottobre sta realizzandosi come il peggiore da quando ho aperto il negozio, vale a dire 32 anni! Abbiamo sempre riposto gran fiducia nel mese di dicembre che sempre più serve a compensare i mesi “morti” che purtroppo a Barga non sono più solo due o tre all’anno. Quest’anno anche dicembre è una vera incognita.

Qui, fra chiusure forzate e riaperture senza alcuna cerimonia e pochi turisti, la situazione rischia davvero di precipitare. Ti auguro di tornare presto a propormi la solita inserzione pubblicitaria del numero di Natale del Giornale di Barga. Comunque, la tua rubrica degli sfigati del Covid è davvero spassosa, appuntamento imperdibile! Grazie.

 

Viola

Condivido in pieno la preoccupazione per chi dovrà subire ancora una volta le scelte libertine di altri e i mancati controlli da chi di dovere… una riflessione mossa da una sensibilità verso gli altri, in un momento delicato per se stessi, non è assolutamente scontata e ti fa onore. Un abbraccio a voi e speriamo che tra poco la rubrica possa esser ribattezzata “ex -coronaclub”!

PS

Oggi vorrei dedicare un pensiero di affetto a chi sta combattendo contro il coronavirus in modo più difficile; a chi è sul fronte più duro. C’è chi è  impegnato in una lunghissima battaglia addirittura da mesi e c’è chi lo è dai primi di ottobre. Stanno lottando contro forze importanti, ma sono grandi combattenti. Giuseppe, Giovanni, siamo tutti con voi.

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Commenti

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  1. Augusto Guadagnini


    Ciao,Luca, questo tuo diario semi-serio(ironico) quotidiano,lo potresti trascrivere in un bel libro auto biografico….la Resistenza negli anni duemila …sperando che non sia troppo lungo!

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