CoronaClub, le buone e le cattive nuove

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Giorno 16 dall’esito del (primo) tampone… il quinto lo faccio lunedì

Le buone  e le cattive notizie insieme. Le buone sono che lunedì 2 novembre m rifaranno il tampone dopo che quello di mercoledì è risultato DA RIPETERE; la brutta è che me lo fanno proprio lunedì. Avrei sperato in ieri, in oggi o anche in domani. Ogni giorno conta dopo un mese in casa… Lunedì vuol dire attendere da ieri altri 3 giorni e vuol dire che bene che vada per attendere il responso passeranno altri due giorni… poi, se risulti negativo, devi attendere che qualcuno ti dica l’agognato “bomba libera tutti” e che ti mandi la certificazione a casa… bene che vada non se ne esce prima di lunedì 9 novembre ed io comincio veramente ad essere al limite; non tanto per lo stare in casa, ma perché nel mondo reale ho tante, troppe cose da fare ed ora non le posso più rimandare…

Buone e cattive notizie insomma… con la speranza che poi il prossimo tampone non venga positivo altrimenti tutto si complica davvero. Tra le buone c’è il fatto che  stavolta lo fanno anche a Valeria, così si toglie il dubbio anche lei.

Intanto da Firenze ieri, e stavolta non parlo della Viola, non sono arrivate buone notizie; gli scontri per le vie della città non sono un buon segno e non sono nemmeno la via giusta per uscire da questo casino. Anzi, sono solo la via per crearne di più di casino. Il disordine rischia di portare solo disordine, incertezza e di complicare in generale la situazione. Incazzati sì, arrabbiati pure, ma senza travalicare… non possono protestare perché hanno messo i negozi alla fame e poi andare a spaccare le vetrine dei negozi… qualcosa o qualcuno, non torna…

Tornando al diario e giusto per alleggerire un po’ il mio scrivere che stamani tanto leggero non è, vi racconto un simpatico siparietto da coronavirus capitato ieri; accorsomi quando da poco era passata l’arrabbiatura per il tampone andato a carte quarantotto…

Ricevo la solita telefonata con numero privato…. Con la solita presentazione di una signorina che poi mi dice:

Buongiorno, cercavamo il signor Pinco Pallino (ometto il nome per la dovuta privacy).

No, guardi, il sig. Pinco Pallino lo conosco, sta a Barga, io sono Luca Galeotti e sto a Renaio…

ma allora forse la signora Pinca Pallina?

No, lei è la moglie di Pinco Pallino.

Strano però.. ma questo è il numero di telefono 334……….?

Sì, è questo il numero….

Risulta associato a Pinco Pallino però?!

Strano davvero, perché il numero è il mio e non vorrei che questo creasse un po’ di confusione… potete correggere per cortesia? Anche perché sono positivo anche io e non vorrei che a questo punto non mi chiamaste più. Ci rimarrei male…

Forse è meglio, ma senta? Ma lei il numero del signor Pinco Pallino ce l’ha???

No…

Ah beh, scusi ancora, arrivederci e grazie

Preoccupato del fatto che Pinco Pallino quel giorno non sarebbe stato contattato e che magari lo chiamavano per il tampone, ho avvertito la figlia del problema. In realtà lo avevano già chiamato la mattina per il tampone e insomma, era tutto a posto…

Misteri della fede… e del coronavirus…

Nel pomeriggio poi, è arrivata infine la telefonata che aspettavamo e quindi, evidentemente, tutto è rientrato, dopo il caos primordiale della mattinata, nella normalità.  Mentre raccoglievo qualche castagna nel giardino e scacciavo le moleste truppe gatte che ormai, dopo un mese di convivenza, si stanno prendendo troppe libertà con noi umani,  mi dicono che mi devo presentare lunedì mattina a Castelnuovo… il brutto è che, presa la telefonata al volo, sul prato, con tre castagne da chilo in mano ed emozionato come ogni volta che mi convocano fuori di casa per il tampone, ora non mi ricordo se ho capito bene… se è alle 10,44 o alle 11,44…. Panico….

Non so proprio chi sentire per togliermi il dubbio e non andare su un’ora prima…  Suggerimenti in proposito?

Chiudo, visto che è sabato, con la solita riflessione sul campionato alle porte, anche se oggi le aspettative non sono nemmeno da sabato del villaggio.

“La vita è una lunga preparazione per qualcosa che non succederà mai”

diceva lo scrittore e mistico irlandese William Butler Yeats, ed in effetti pensare alla partita di domani con la Roma all’Olimpico che se va bene ti asfalta al quinto minuto del primo tempo (e il Maresciallo Faggioli ti comincia a prendere in giro da subito dopo per almeno tre giorni di fila), è proprio una preparazione ad una cosa che non succederà mai… ovvero: battere i giallorossi in casa giocando oltremodo benissimo, con Iachini che non solo indovina la formazione, ma anche tutti e cinque i cambi insegnando calcio al mondo intero… e facendo sembrare Pep Guardiola (che Valeria dice che è bono come l’arbitro Pasqua o come dice lei:”Fabrizio”) un novellino.

Vabbè, speranze, sogni…  un’altra domenica da buttare via. Con la cena che ti rimane di traverso e la notte sogni lupe giallorosse che ti inseguono fino al Saltello insieme al Maresciallo Faggioli di cui sopra… comunque la frase di Yeats, su una maglietta viola me la potrei anche fare stampare.. riassume bene la fede di noi tifosi del giglio rosso… da lungo, ma proprio lungo  tempo preparati…

 

PS

In queste ore  sono stato un po’ in ansia per le truppe gatte… non tanto per gatto gobbo Leo che dopo la serata di champions e l’incontro con il lupo alla Vetricia ha trovato il nirvana…. Dovete sapere che il lupo inferocito, saputo della storia di Bernardeschi, ha deciso di risparmiarlo e lo ha riaccompagnato a casa perché non facesse brutti incontri, poi gli ha rimboccato la cuccia e se ne è andato in direzione Montebono.

A preoccuparmi erano stati  invece il gatto incazzereccio Aldo ed il dolce e sempre più grasso Nemo (ormai pesa più del cane lupo interista Iago). Sono partiti per un lungo giro di perlustrazione nei territori ancora inesplorati dal coronavirus, verso le località Dondolo, Balocco, Sprocchetto, Al Duilio, la già nota piazza della Vipera ed infine giù verso Tiglio in direzione del Fosso delle Bodde, sopra il Ponte di Fumo. Avevano ritardato un po’ e quindi ero in apprensione,  ma stamani sono rientrati a Renaio con la squadra del cinghiale del Venanzio, in attesa che la Franca riaprisse finalmente le porte del ristorante.

PS 2

Ieri sera è arrivata, by Alessio ed Elisa della chat Quelli della Maratona, una fornitura di pizza del Bar Sport. Molto apprezza la “simpatica” birra Corona…virus.

Dal Camberello è giunta anche una fornitura da chilo di parmigiano del tifoso viola Alessio Trick; che si dice molto preoccupato che deperisca troppo…Tranquillo Ale… i viveri qui non mancano. Potremmo ospitare, se solo non fossimo contagiosi ed il DPCM ultimo ce lo permettesse, un paese di due o tremila anime…Comunque, ti voglio bene.

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Commenti

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  1. Marco Scaltritti


    luca sei un grande sempre ottimista e responsabile. uomini così sono rimasti in pochi e prure questa graave situazione di emertgenza sanitaria che colpisce tutti senza distinzione di razza o sociali dovrebbe far comprendere a tutti che i muri non servono. ci vuole codiviione e umanità .ti invio in redazione alcuni articoli( tanto tempo per leggere ne hai) di stamani della repubblica alcuni propio dalla laica milano e gli altri sulle grandi responsabilità di decidere in queste situazioni conflittuali tra salute, economia e socialità:
    io sono in quarantena come il ghivi borgo anche se il mio tampone e risultato negativo.
    auguri spero di venerti a trovare i redazione presto .hasta la vista compagnero.

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