Comune di Barga, oggi i casi sono 14. Mai così tanti in un giorno. Siamo a 116 dall’inizio di ottobre

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BARGA – Dopo i 31 casi di sabato  il dato fornito dall’azienda sanitaria locale Toscana Nord Ovest per domenica riporta altri 24 casi in Valle del Serchio e il comune di Barga, con i suoi 116 casi dal primo di ottobre a questa domenica,  continua ad essere il territorio più colpito dal contagio. Oggi i casi sono stati ben 14, il numero più alto in un giorno da quando  è iniziata la pandemia;

Dati che fanno riflettere, ma che, come nei giorni scorsi ha in più di un’occasione dichiarato anche la prima cittadina Caterina Campani, devono essere affrontati senza panico e naturalmente con la consapevolezza da parte della popolazione che è fondamentale il rispetto delle regole e delle misure anticontagio. In tal senso la sindaca fa anche sapere  di aver concordato d’intesa con la prefettura un controllo sul territorio congiunto di tutte le forze dell’ordine, nei punti più sensibili e nelle ore più a rischio onde evitare il più possibile eventuali assembramenti.

 

Commenti

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  1. Qui non si tratta di lasciarsi prendere dal panico ma uscire dall’inerzia e prendere decisioni nell’interesse della cittadinanza. Certo, tagliare nastri, presenziare a inaugurazioni e fare passerelle è più facile che prendere decisioni che possono rivelarsi anche impopolari. Ma è il momento di agire. Alzano, Nembro, Vo’ Euganeo. A qualcuno ricordano qualcosa questi nomi? Anche allora si agì con colpevole ritardo. C’è un focolaio vivo e attivo. I cittadini fanno la loro parte. Indossano le mascherine, si igienizzano le mani all’ingresso degli esercizi commerciali. Ma non basta. Bisogna fare tamponi a tappeto, isolare case, condomini, quartieri, in base alla diffusione del contagio. Ripartire con la consegna a domicilio di spesa e farmaci. Tamponare gestori e personale di esercizi pubblici, studenti e insegnanti delle scuole. Chiudere le palestre con buona pace del Goshin- Do.


  2. Uscire dall’inerzia e porre in essere azioni concrete e chiusure mirate, dopo l’analisi epidemiologica della nostra zona -la più colpita- volte a ridurre i contagi è quello che ancora ci manca sul territorio. Leggere giorni fa dalla prima cittadina che “Non bisogna aver timore di uscire di casa, andare al ristorante o nei negozi” è un messaggio fuorviante e che non affronta il problema alla radice. Agiamo prima che sia troppo tardi.

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