In maniera silenziosa e riservata, nemmeno a scuola a Barga in tanti sapevano delle sue condizioni di salute, se n’è andata Fabiana Catalini, insegnante di inglese di 55 anni dell’Istituto Alberghiero di Barga. Ha insegnato nella scuola barghigiana negli ultimi sei, forse sette anni; aveva lavorato prima pcome insegnante di inglese presso il centro studi Benedetto Croce di Castelnuovo e prima di allora il suo lavoro è stato dedicato al mondo della tv, alla produzione in particolare, mestiere iniziato ai tempi di Videomusic al Ciocco.

Volenterosa, piena di energie e di idee, molto competente, creativa ed eccentrica. Così ce la ricorda la vice preside dell’ISI di Barga, Silvia Redini che ancora non crede alla notizia della sua scomparsa.

Per noi, ricorda invece gli anni della TV il nostro caro collaboratore Ivano Stefani.

Con questo ricordo inviamo al compagno roberto ad ai familiari le nostre sentite condoglianze.

Mi è stato chiesto di scrivere due righe su una nostra conterranea. Una cara amica… Ho conosciuto Fabiana Catalini parecchi anni fa. Lavoravo a Il Ciocco a Videomusic, del gruppo Marcucci. Lei aveva una decina di anni meno di me. Il lavoro dava appagamento. Non tutti in effetti hanno o hanno avuto l’opportunità di operare in un settore che amano, e ogni tanto ce lo rammentavamo. Cresciuta professionalmente negli anni, era diventata un ottimo direttore di produzione. Molti gli show case e i concerti registrati in giro per l’Italia. Quanti viaggi insieme! Ma si occupava anche di programmi in studio… Dopo la vendita a Cecchi Gori avvenuta nel 1996, a Firenze riuscimmo a formare un gruppo di giovani tecnici molto affiatato. Dava soddisfazione vederli lavorare. Ne eravamo orgogliosi…

Fabiana aveva una mente aperta al mondo. Non aveva pregiudizi verso altre culture. Amava viaggiare. Spesso si recava a Londra – che ormai conosceva come le sue tasche – metropoli dove andammo per un lavoro nel dicembre 2000. Era una persona solare, piena di vita… Quando ancora lavoravo in negozio a Fornaci non mancava di passare e spesso, nei freddi pomeriggi d’inverno, si andava al bar e, chiacchierando, ci degustavamo un tè… Mi mancheranno quelle visite e quella calda tazza di aromatico infuso bevuto in compagnia.  Ciao, Fabiana.

Ivano Stefani

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