Lucca e Valle del Serchio: un incontro con le associazioni sul progetto di vita della persona disabile

-

LUCCA – Buona partecipazione di associazioni di Lucca e Valle del Serchio all’incontro su Progetto di vita della persona disabile e “Dopo di Noi”, nel corso del quale il direttore dei Servizi Sociali dell’Azienda USL Toscana nord ovest Laura Brizzi ha evidenziato le ultime importanti novità introdotte in questo ambito da una nuova deliberazione regionale.
Dopo le Sds di Lunigiana, Valdera e Alta Val di Cecina e le zone distretto Apuane, Livorno ed Elba, oggi (15 ottobre) si è svolta nella Cittadella della Salute “Campo di Marte” l’iniziativa organizzata dalle Zone Piana di Lucca, diretta da Luigi Rossi, e Valle del Serchio, diretta da Franco Chierici.
Alle associazioni, agli enti del terzo settore ed ai rappresentanti dei disabili presenti, la dottoressa Brizzi ha illustrato il contenuto della delibera regionale 1449 del 2017 che istituisce il percorso di attuazione del modello regionale di presa in carico della persona con disabilità.
In questo importante documento, intanto, la disabilità non è più considerata come una riduzione delle capacità funzionali, ma come oggetto di una analisi più complessa che tiene conto anche delle condizioni di salute e dei fattori contestuali, ambientali e personali. Il servizio sociale supera inoltre la logica del bisogno assistenziale e agisce con un’idea interattiva e multifattoriale, con uno sguardo complessivo sulla persona, tenendo conto non solo degli aspetti oggettivi legati al suo funzionamento e alle sue potenzialità, ma anche di quelli soggettivi, quindi delle sue attese e dei suoi desideri, delle opportunità, di scelta, di partecipazione, di autonomia.
Le fasi principali del percorso del disabile sono: l’accesso e la presa in carico, che avvengono attraverso le porte di accesso al sistema: i Punti insieme e il Segretariato sociale; la valutazione, la definizione del progetto di vita, il monitoraggio e la valutazione in itinere. Il progetto di vita, a partire dal profilo funzionale della persona, dai bisogni e dalle legittime aspettative, individua così il ventaglio di possibilità, servizi, supporti e sostegni, formali e informali, che possono consentire alla persona di migliorare la qualità della propria vita, di sviluppare tutte le sue potenzialità, di poter partecipare alla vita sociale, di vivere in condizioni di pari opportunità rispetto agli altri.
La fase valutativa, che definisce il progetto di vita, è realizzata dalla UVM Disabilità, un’equipe multidisciplinare della Zona Distretto.
Il progetto di vita è quindi realizzato attraverso risorse economiche, strumentali, professionali e umane, sia pubbliche che private, ovvero con il budget di salute, costituito dall’insieme di opportunità che la Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM) Disabilità ha a disposizione per la realizzazione del progetto di vita della persona. In questa fase si inseriscono in maniera determinate la famiglia, il privato sociale, il volontariato e tutte le associazioni, in grado di favorire il miglioramento delle condizioni ambientali della persona.
All’interno dell’Azienda USL Toscana nord ovest è stato anche costituito un organismo collegiale e multidisciplinare per seguire il processo in atto, coordinato dal direttore del Dipartimento dei Servizi Sociali, Non Autosufficienza e Disabilità; a livello di ciascuna Zona Distretto o Società della Salute è quindi istituita l’UVM Disabilità, quale equipe stabile e dedicata, composta da un medico delle Cure Primarie, un infermiere, un fisiatra e un assistente sociale che operano nell’area della disabilità, con l’integrazione del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta della persona e dalle professionalità specialistiche aziendali necessarie. Il lavoro dell’UVM disabilità si realizza attraverso schede di valutazione multidimensionali, a garanzia dell’omogeneità dei percorsi.
Dopo l’intervento della dottoressa Brizzi, sono state presentate le iniziative legate al “Dopo di Noi”: la dottoressa Emilia Lucchesi per la Zona Distretto di Lucca ha illustrato il progetto “Ve.l.A.” che prevede la partecipazione di 25 persone, mentre la dottoressa Maela Pedri per la Zona Distretto Valle del Serchio ha spiegato il progetto “Per.l.A.” a cui partecipano circa 20 persone.
Ha partecipato anche, in rappresentanza della Conferenza dei Sindaci, l’assessore del Comune di Lucca Lucia Del Chiaro.
Nel dibattito sono poi intervenuti i rappresentanti di “Anfass” Gabriele Marchetti, di “Anmic” Salvatore Piliero e del “Filo d’Arianna” Maria Stella Pieroni, i quali hanno espresso apprezzamento per questa nuova progettualità ed hanno reso testimonianza di partecipazione non solo alla co-progettazione ma anche alla co-programmazione delle politiche per i servizi della disabilità. E’ anche emersa l’esigenza tra i rappresentanti delle associazioni di giungere al superamento delle attuali suddivisioni di competenze tra i professionisti delle varie istituzioni locali, affinché la presa in carico del disabile sia totale e integrata. (sdg)

Tag: , , ,

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.