Prevenzione delle infezioni e della sepsi: sabato 5 maggio iniziative informative negli ospedali

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Sabato 5 maggio a partire dalle ore 9 negli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest sono previste iniziative informative rivolte alla cittadinanza ed al personale sanitario per promuovere al meglio la giornata mondiale del lavaggio delle mani, indetta dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per la prevenzione delle infezioni e della sepsi.

L’Azienda sanitaria, insieme a tutti i suoi professionisti, aderisce infatti alla giornata con una campagna di sensibilizzazione coordinata dalla struttura aziendale della Sicurezza del paziente e dalle direzioni mediche ed infermieristiche di presidio ed organizzata in collaborazione con il Centro di Gestione rischio clinico regionale (GRC).

In particolare negli ospedali di Lucca, Versilia, Castelnuovo e Barga oltre all’affissione di manifesti ed alla distribuzione di materiale informativo sono programmate per il 5 maggio piccole dimostrazioni pratiche, anche in alcuni reparti ospedalieri, per evidenziare che il corretto lavaggio delle mani è un gesto semplice ma che fa la differenza.

I cittadini devono avere consapevolezza che la trasmissione delle infezioni avviene tramite contatto e che proprio le mani sono gli arti che usiamo di più in questo senso: mantenerle pulite e lavarsele frequentemente, anche ad esempio quando si è alle prese con un semplice raffreddore o una diarrea, è fondamentale perché permette di “interrompere la catena delle infezioni”. Altri messaggi importanti per la popolazione sono quelli legati all’importanza della vaccinazione, soprattutto per le persone più fragili come anziani e bambini, all’uso corretto degli antibiotici secondo le indicazioni del medico di famiglia e degli specialisti, all’igiene degli ambienti di lavoro e di vita, ad una buona dieta mediterranea in grado di mantenere e fortificare il nostro sistema immunitario.

Quest’anno la campagna globale è quindi focalizzata sul ruolo dell’igiene delle mani nella prevenzione della sepsi, un’infezione di tipo sistemico che può danneggiare tessuti ed organi e che colpisce più di 30 milioni di pazienti ogni anno in tutto il mondo. Ogni persona con un’infezione può sviluppare una sepsi ma alcuni individui (donne incinte, neonati, anziani, immunodepressi, pazienti con malattie croniche) sono più a rischio di altri.

La Regione Toscana è sicuramente all’avanguardia sia nel riconoscimento di segni e sintomi che possono portare alla sepsi, sia nella sua prevenzione (ad esempio con una gestione oculata degli antibiotici) ma, nonostante questo, negli ospedali toscani si registrano circa 8mila casi di sepsi ogni anno.

E’ vero che l’impegno di questi anni ha determinato sicuramente dei miglioramenti (in Toscana dal 2009 al 2016 la percentuale delle sepsi post-operatorie è diminuita del 7,4%) ma è necessario fare ancora di più, anche per quanto riguarda la sensibilizzazione di tutto il personale che lavora in ospedale.

E’ infatti ormai ampiamente dimostrato che il lavaggio corretto delle mani rappresenta l’arma più efficace di prevenzione delle infezioni, specie nei luoghi di cura, molto più dei guanti, che rappresentano soltanto una protezione per gli operatori in determinate situazioni.

Fra le azioni da intraprendere da parte degli operatori sanitari, ci sono appunto tutte quelle legate ad un accurato lavaggio delle mani con acqua e sapone o con gel idroalcolico, in particolare nei 5 momenti fondamentali nella cura: prima del contatto con il paziente; prima di una manovra asettica; dopo aver maneggiato un liquido biologico ed essersi tolti i guanti; dopo il contatto con il paziente o nelle sue immediate vicinanze; dopo il contatto con coloro che stanno attorno al paziente, anche in assenza di un contatto diretto con lui. E tutto questo per proteggere il paziente da germi patogeni presenti sulle proprie mani o nell’ambiente.

L’Azienda USL Toscana nord ovest e le direzioni mediche ed infermieristiche degli ospedali sono da tempo impegnate in questa opera di sensibilizzazione, come confermato anche dal fatto che il Comitato di Controllo delle Infezioni Ospedaliere (CIO) dell’Azienda, guidato dal dottor Stefano Buzzigoli, sta formalizzando un protocollo per la sorveglianza sul rischio di infezioni da germi multi resistenti, un documento che armonizza tutto quanto è stato prodotto in questi anni dai comitati CIO presenti in ogni struttura ospedaliera.

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