Al buio in bicicletta sulle strade. Un fenomeno pericoloso su cui intervenire

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PONTE ALL’ANIA – Da Ponte all’Ania ci segnalano un problema di sicurezza che riguarda le nostre strade. Un problema in verità ricorrente anche in altre parti della nostra provincia e verificato, come automobilista, di persona.

Sia nel territorio del comune di Barga, zona Ponte all’Ania in particolare, ma anche in altre strade provinciale, spesso proprio ad alto scorrimento o molto trafficate come è la SR 445, si segnala la presenza di biciclette nelle ore notturne, prive di segnalazioni luminose o di altri strumenti per evidenziare la presenza di ciclisti, tipo giubbetti catarifrangenti. Capita di trovarsele di fronte vendendole solo all’ultimo momento e questo è un grosso problema per l’incolumità dei ciclisti ed anche per la sicurezza degli automobilisti.

Il fatto spesso e volentieri, per non dire quasi sempre, riguarda alcuni richiedenti asilo presenti nelle  strutture che danno loro ospitalità sul territorio.

Bisognerebbe intervenire, dicono le persone che ci hanno contattato, prima che ci scappi l’ennesima tragedia. In realtà un incidente si è già verificato nei mesi scorsi nella zona di Piano di Coreglia ed ha coinvolto proprio uno dei richiedenti asilo presenti nella zona e che si trovava sulle strade in bicicletta.

Non è facile individuare un pedone e meno che mai una bicicletta, soprattutto nelle zone meno illuminate, se questa non è adeguatamente segnalata.

Dai nostri lettori arriva l’invito all’Amministrazione Comunale, alle autorità competenti ed anche alle associazioni che curano l’ospitalità dei richiedenti asilo a risolvere il problema; intanto cercando di capire come mai spesso le biciclette in uso a queste persone sono sprovviste di luci e comunque non sono a norma per circolare durante le ore notturne. Chi fornisce le biciclette e come mai sono spesso fuori regola? Si chiedono i lettori che aggiungono: come mai, questi ciclisti non vengono almeno dotati dalle organizzazioni di accoglienza che li seguono di giubbetti ad alta visibilità, del costo di pochi euro? Ed ancora:  perché  non  informare chi usa le bici sulle norme del codice della strada e sulle regole per una migliore sicurezza sulle strade durante le ore notturne?

Una prima risposta arriva intanto da Lorenzo Tonini, consigliere comunale con la delega al sociale, per il comune di Barga: “E’ un problema reale ed effettivamente di una certa pericolosità. Come Comune abbiamo contattato le associazioni che gestiscono la presenza sul territorio dei richiedenti asilo per far notare il pericolo di questa situazione. Abbiamo sollecitato di intervenire quantomeno dotando chi utilizza la bicicletta di giubbetti ad alta visibilità ed impedendo di utilizzare le bici che non sono provvisti di fanali o luci di segnalazione. Coi pare che per il momento il problema non sia ancora stato risolto e per questo torneremo a farci sentire per risolvere un fenomeno davvero pericoloso”.

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