Immigrazione, quali cause?

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Giovedì 7 settembre a Barga, presso la sala Colombo, organizzata dai Circoli P.R.C. di Barga/Garfagnana, Borgo a Mozzano / Bagni di Lucca si terrà alle 21 un incontro  con la popolazione su: “Immigrazione: quali cause?”

A parlarne il Responsabile Immigrazione del Partito di Rifondazione Comunista Nazionale Stefano Galieni

Secondo Galieni e secondo anche gli organizzatori:

Gli Stati Uniti cominciarono col finanziare, addestrare, armare in Afghanistan i Talebani di Al Qaeda per combattere il governo di orientamento comunista.

Poi venne l’IRAQ, dove volevano esportare la “democrazia”, poi la Libia, poi la Siria per non citare tutti i paesi in conflitto al loro interno al solo scopo di dividerli per meglio vendergli le armi e rapinare le loro ricchezze.

Tutto questo non ha fatto altro che provocare centinaia di migliaia di morti innocenti e milioni di sfollati, che in gran parte rimangono nei singoli paesi o nei paesi limitrofi. Una minoranza attraversa il mediterraneo, rischiando di annegare, per raggiungere le nostre coste.

Che colpe hanno loro?  Il nostro paese è dentro tutta questa storia al servizio degli USA con tutti i Governi da Berlusconi, Prodi, D’Alema, Dini, Amato, Monti, Renzi e ora Gentiloni. La Lega e Fratelli d’Italia ne sono stati complici sia quando erano al Governo sia quando erano all’opposizione.

La legge Bossi-Fini (tutt’ora in vigore) dette la cittadinanza a 200.000 stranieri che non avevano mai messo piede in Italia e oggi si stracciano le vesti per lo “ius soli”.

Tutta la canea della destra che scarica tutte le colpe sui migranti è vergognosa ed è una vera distrazione di massa dai veri problemi che abbiamo in Italia:  tagli alla sanità che hanno prodotto il 15% di morti in più nel 2016; tagli alle pensioni e ai salari; eliminazione dei diritti dei lavoratori e precarietà a man bassa;  evasione fiscale alle stelle, 200 miliardi l’anno; corruzione: siamo fra i primi in Europa; l’incuria dei territori, non si fa manutenzione, ma si fanno le grandi inutili opere; tagli alla cultura, alla ricerca e alla scuola pubblica; spese militari che sono passate da 60 a 100 milioni al giorno;

Ma di che stiamo parlando?”

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