Dopo ventuno anni…

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Il Safety day 2017 alla cartiera Smurfit Kappa di Ponte all’Ania oltre che dimostrare come la sicurezza sul posto di lavoro sia compatibile con la produttività e la qualità del prodotto, è stata l’occasione per scrivere anche una pagina da libro Cuore.

Capita spesso che nell’ambiente lavorativo si facciano nuove conoscenze e si cimentino sane amicizie fondate sul rispetto e la riconoscenza: così è stato per Umberto Peghini e Arturo Manetti. L’opportunità del Safety day con annessa visita allo stabilimento Kappa Ania, ha fatto rincontrare dopo ventuno anni il maestro e l’allievo, per quello che è stato un semplice, ma significativo cambio di consegne. Era il 1996 quando Umberto Peghini, giovane poco più che vent’enne di Gramolazzo, iniziò il suo percorso lavorativo in cartiera a Ponte all’Ania e alla sua prima vera esperienza nel mondo del lavoro ebbe, come ci ha raccontato lui, la fortuna di essere affiancato per un mese dall’esperto e ormai prossimo alla pensione Arturo Manetti.

Fu gioia reciproca perché il primo realizzava il sogno di un lavoro; il veterano lasciava il proprio posto dopo tanti anni ad un altro garfagnino come lui , eppur del versante opposto. Infatti Arturo Manetti ultrasettantenne, abita a Massa Sassorosso e la certezza di essere sostituito da un giovane di Gramolazzo lo entusiasmò; insegnando così con tanta dedizione all’allievo Umberto i doveri ed i segreti del mestiere. Fatto sta che oggi, dopo ventuno anni, il giovane grazie ai suoi consigli, è diventato il più esperto e riconosciuto come il più affidabile del proprio reparto.

I due da allora non si erano più visti. Causalmente si sono rincontrati dopo tanti anni proprio sul loro posto di lavoro. Arturo, sapendo dell’opportunità della visita guidata in cartiera era tornato per rivedere i luoghi dove aveva lavorato. Mai si sarebbe immaginato però, che visitando il magazzino, nel turno pomeridiano, avrebbe incontrato il suo allievo.

Riconosciutisi, lunghi abbracci, pacche sulle spalle, commozione e gli inevitabili “come stai…”, “ti ricordi…”, “hai fatto che ti avevo detto?…”

E allora Umberto: “Maestro mi ha insegnato più te in un mese che gli altri in tanti anni”

Occhi lucidi e tanta commozione, momenti emozionanti, che hanno coinvolto i fortunati presenti per una scena che riconcilia con il gusto della vita, per le emozioni che essa può e sa regalare quando meno te lo aspetti.

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