Ecco come sarà il Borgo della Poesia. Il progetto presentato nel ricordo di Guelfo Marcucci

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Ne sarebbe stato fiero, sicuramente; sicuramente non avrebbe apprezzato tanto le parole spese per lui, ma soprattutto il veder concretizzarsi un progetto in cui credeva; avrebbe voluto subito conoscerne le fasi operative, il progredire nel dettaglio di questo progetto. Così forse sarebbe stato se oggi fosse stato presente anche Guelfo Marcucci; all’importante momento che si è vissuto questa mattina al teatro dei Differenti, nell’ambito del percorso di valorizzazione di casa Pascoli e che anche a lui è stato dedicato. Del resto nel progetto “Il Borgo ed il parco della poesia” illustrato stamani, nella valorizzazione di tutto il piccolo mondo del borgo di Caprona per realizzare un grande centro di creazione della cultura italiana, Guelfo Marcucci, fondatore e presidente della Fondazione Pascoli, promotore dell’opera pascoliana e del patrimonio storico, culturale di Casa Pascoli oltre che indiscusso illuminato imprenditore della Valle del Serchio, ci aveva sempre creduto e tanta era stata la sua spinta ed il suo appoggio affinché si arrivasse a questo traguardo.

Guelfo Marcucci stamani non c’era al teatro, ma c’era tutta la sua famiglia. Ad ascoltare le parole in suo ricordo e quello che Comune e Fondazione intendono fare per Casa Pascoli, era presente al “Differenti” la moglie Iole Capannacci, i figli Andrea e Marialina, i nipoti, tanti esponenti delle loro famiglie.

E’ stato ricordato così il primo anniversario della scomparsa di Guelfo Marcucci (12 dicembre 2015 – 12 dicembre 2016), il più grande imprenditore espresso da questa valle in questi ultimi due secoli e uomo profondamente legato e vocato alla valorizzazione del patrimonio pascoliano di casa Pascoli: in sua memoria è stato presentato l’avvio del progetto che forse già dal prossimo febbraio-marzo vedrà aprire i primi cantieri per dare il via al primo lotto dei lavori; circa 1,20 milioni di euro di cui 900 mila messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca con una iniziativa che è stata indubbiamente determinante per consentire l’avvio di questa operazione; il resto messo insieme da contribuzioni di aziende attraverso la legge art bonus e poi con la partecipazione della Fondazione Pascoli a quelli che saranno i bandi del nuovo GAL e altri fondi regionali e fondi propri della fondazione stessa.

L’intervento del primo lotto punta sistemare la sede della Fondazione, presso l’ex asilo Pascoli collegandola con l’ultimo piano di Casa Pascoli in modo da iniziare da qui e quindi da allargare, il percorso museale di casa Pascoli ma anche di divenire sede di un centro di studi; punta anche al recupero del “Teatrino di Mariù”, dentro la Chiusa che fa parte del patrimonio di edifici di casa Pascoli, ed infine, se rimarranno fondi a disposizione anche ad avviare il recupero nel borgo di Caprona della cosiddetta “casa del contadino” che dovrebbe divenire uno dei luoghi principali di a accoglienza del nuovo centro culturale di Casa Pascoli, con all’interno una caffetteria, un bookshop, una sala conferenze ed una nuova ala del percorso museale di casa Pascoli.

Questi i primi interventi. Per la prosecuzione dovranno poi essere messi insieme ancora altri 1,8 milioni di euro per i quali si conta anche sulla partecipazione regionale e del governo. Comunque sia siamo alla fase concreta, all’avvio con un particolare pensiero che nell’occasione è stato rivolto a Guelfo Marcucci., in special modo dal sindaco Marco Bonini e dal presidente della Fondazione Pascoli, Alessandro Adami,

Il sindaco Bonini, più che la figura di imprenditore ha voluto proprio rimarcate l’impegno nella salvaguardia della cultura e della vita sociale di questa comunità, come quanto fatto per la realizzazione del nuovo ospedale di Barga negli anni ’70 o per tanti altri progetto di valorizzazione dell’identità del territorio e soprattutto per la valorizzazione del grande patrimonio pascoliano.

“Questo è l’atto finale di un progetto avviato proprio dal mio predecessore Guelfo Marcucci– ha invece ricordato il presidente della Fondazione Pascoli, Alessandro Adami – che aveva già allora ben chiaro l’obiettivo: fare di Casa Pascoli un centro culturale vitale ed attivo; un punto di riferimento per tutta la cultura italiana. E che in tutti i lunghi anni in cui l’ho conosciuto e frequentato mi ha insegnato molto e mi ha colpito per la sua immensa voglia di intraprendere. Di quel suo spirito che lo voleva subito impegnato nel trasformare le idee, i progetti, in azioni concrete”.

“Casa Pascoli – ha poi aggiunto Adami riguardo al progetto presentato oggi – deve essere non solo un luogo di visita ma un grande centro di aggregazione culturale dotato di tutti quei servizi che possono far divenire questo luogo un vero e proprio centro di produzione culturale”.

All’architetto Roberto Agnoli il compito poi di parlare di quanto è già stato realizzato in questi anni per la salvaguardia e la valorizzazione di casa Pascoli e di quanto si intende realizzate con il progetto “Borgo della poesia” che punta a sviluppare “una vera e propria fabbrica della cultura attraverso un percorso che attraverso la riscoperta del passato ci porta nel futuro”. Un progetto che punta anche al recupero di un vero e proprio parco culturale, con la riscoperta di antichi sentieri e di luoghi in cui Pascoli soleva passeggiare per accostare natura e poesia, cultura e riscoperta dei sensi; e che si completa, oltre al restauro già anticipato degli edifici della chiusa e del teatrino di Mariù, anche con il completo recupero, come detto, della casa del contadino, il completo restauro degli edifici dell’ex asilo Pascoli. Il tutto per creare nuove sezioni museali, spazi per la consultazione degli archivi, una foresteria per l’accoglienza degli studiosi con il recupero della “casetta del Borgo”, vetrine per la scoperta e la vendita dei prodotti del territorio cari a Pascoli, con il recupero della “casina della volta”… e poi ancora caffetterie, bookshop, sale conferenze, sale di studio…

A chiudere gli interventi il presidente della Fondazione CRL Arturo Lattanzi, che ha voluto sottolineare il vero e proprio dovere morale della Fondazione di sostenere progetto di questa portata e per la valorizzazione di luoghi centrali della cultura italiana come casa Pascoli; e poi di Diana Toccafondi, da poco presidente del rieletto comitato scientifico della Fondazione Pascoli di cui fanno parte anche i professori Marino Biondi e Alice Cencetti; che ha ribadito anche l’impegno del Comitato a fare in modo che anche i nuovi spazi servano a vivere una esperienza più profonda di casa Pascoli e di quello che conserva; a respirare l’aria e l’atmosfera pascoliana.

Dunque il primo passo viene compiuto oggi, nel ricordo di Guelfo Marcucci. Ora si passa alla fase operativa, con le prime pietre del nuovo progetto che si conta di far partite nel giro di pochi mesi, forse già a febbraio.

Una bella storia…

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