Nelle opere inedite di Umberto Vittorini alla Fondazione Ricci tutto il suo percorso artistico

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“Umberto Vittorini nelle collezioni private. Tradizione e modernità nella pittura di un maestro del Novecento”.

Questo il titolo della mostra ospoitata presso la Fondazione Ricci in via Roma a Barga (con apertura al pubblico da questo sabato 16 luglio alle 17,30, nel giorno peraltro del 15° anniversario della morte di Giovanni Mario Ricci a cui è dedicata oggi la Fondazione). E descrizione più azzeccata non ci poteva essere per l’interessante mostra, perlopiù composta di opere inedite facenti parte di collezioni private messe a disposizione da 12 famiglie. Opere che testimoniano tutto il percorso artistico di questo grande artista del Novecento profondamente legato a Barga; artista del Novecento che il Novecento lo ha attraversato e vissuto, dagli eventi tragici del primo conflitto mondiale, fino ai decenni successivi raccontati da paesaggi, ritratti, acqueforti e disegni dove si ritrova tutta la poesia ed il fascino del secolo scorso.

Le foto che vi proponiamo sono un’anteprima dell’inaugurazione, scattate durante la conferenza stampa di presentazione di questa mostra organizzata dalla Fondazione Ricci, che indubbiamente è uno degli eventi culturali di spicco dell’estate in provincia di Lucca, come ha voluto sottolineare anche il senatore Andrea Marcucci, intervenuto alla presentazione per la stampa.

A presentare le motivazioni ed il percorso di questa iniziativa la presidente della Fondazione, Cristiana Ricci. Che ha curato personalmente e fortemente voluto questa esposizione che fa seguito a tante mostre di prestigio dedicate a grandi artisti della Valle del Serchio e promosse dalla Fondazione. Una mostra che oggi si realizza con il patrocinio del Comune di Barga ed il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

“L’Interesse principale di questa esposizione – ha sottolineato Cristian a Ricci – sta proprio nel fatto che presenta quasi per intero opere inedite e molta documentazione ed opere rare, come due taccuini del periodo della guerra, o una collezione rarissima di 13 bellissime acqueforti”.

La mostra, ha ricordato ancora la presidente, si inserisce nel filone di studi, approfondimenti ed esposizioni che la Fondazione Ricci dedica da anni agli artisti legati alla Valle del Serchio (tra questi Pascoli, Magri, Balduini, Santini, Maccari, Meschi) che abbiano lasciato un segno nella memoria e nella storia del territorio. A parlare invece brevemente dell’importanza storica e culturale della mostra è stato il prof. Umberto sereni il cui intervento lo si può ascoltare in versione integrale nel contributo audio che trovate sotto.

La mostra è divisa in diverse sezioni con la prima stanza dedicata alle opere di Barga, in particolare dell’antico castello; poi la sezione dei paesaggi barghigiani, soprattutto quelli legati ai territori di Giovanni Pascoli; e poi ancora i paesaggi toscani dove prevalgono scorci di campagna; una piccola sezione di opere dedicate alla Versilia dove soleva trascorrere con la famiglia le vacanze estive; le nature morte dove si nota in particolare la diversificazione negli anni del suo percorso pittorici; la sezione dedicata alla Pisa dove ha trascorso molti anni della sua esistenza e dove prevalgono i paesaggi dei lungarni e della Piazza di Miracoli; i paesaggi brumosi della Lombardia, dove si trasferì nel 1929. Particolarmente interessante la sezione dedicata alla guerra dove i disegni e le opere di Vittorini vengono accostate ad un paio di lavori di Lorenzo Viani con il quale condivise gli anni terribili della Prima Guerra Mondiale. Termina il percorso espositivo una sala dedicata ai ritratti ed agli autoritratti con il primo risalente al 1910 e che ritrae la sorella e con diverse opere dedicate ai ritratti della moglie.

A presentare la mostra alla stampa anche il sindaco di Barga, Marco Bonini, l’assessore alla cultura del Comune di Barga, Giovanna Stefani, e Cristian Tognarelli, esperto di Vittorini e collaboratore alla realizzazione della mostra.

La mostra, a ingresso libero, apre sabato 16 luglio e resta aperta fino a sabato 27 agosto: orari: martedì 10- 12, venerdì 16-19, sabato e domenica 10-12 e 16-19.
Per informazioni: Fondazione Ricci Onlus, Via Roma, 20 – Barga (Lucca); 0583/724357; fondricci@iol.it; www.fondazionericcionlus.it

Umberto Vittorini. Nato a Barga nel 1890 e dotato di una straordinaria sensibilità espressiva, l’artista fu influenzato inizialmente dalla pittura dei macchiaioli, volgendosi in seguito verso un’interpretazione del paesaggio di impronta neo-cezanniana. La poetica di Giovanni Pascoli esercitò una profonda ascendente sulla sua ispirazione (lo si vede in particolare nei paesaggi di Barga) e, come scrive Gioela Massagli nel testo che accompagna l’esposizione favorì lo sviluppo, di “una raffinata civiltà artistica, in cui i nomi di Alberto Magri, Adolfo Balduini, Bruno Cordati, Giovan Battista Santini costituiscono un ideale Pantheon”. Si stabilì giovanissimo a Pisa dove fu allievo di Eduardo Gordigiani.

Vittorini si trasferì in seguito definitivamente a Milano dove ottenne la cattedra di pittura all’Accademia delle Belle Arti. Durante ia sua carriera partecipò a numerosissime esposizioni nazionali e internazionali ottenendo numerosi premi e riconoscimenti.

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