Conferenza dei Sindaci dell’ASL Toscana adotta bozza linee di indirizzo. Si promette equità nei confronti dei cittadini e attenzione alle aree disagiate.

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Le aree disagiate e l’arcipelago toscano sono state uno degli argomenti al centro della seduta della conferenza dei sindaci dell’ASL Toscana nord ovest, presieduta dal Samuele Lippi, sindaco di Cecina, che oggi 13 giugno, ha approvato la bozza delle linee di indirizzo per la per la predisposizione del Piano di Area Vasta 2016-2020. La legge regionale assegna al piano di area vasta un ruolo fondamentale nella programmazione dei percorsi assistenziali in modo da garantire l’appropriatezza degli interventi, tendo conto delle particolari condizioni delle zone disagiate e montane del territorio. Ora sarà la volta delle conferenze di zona per poi passare all’approvazione definitiva e dare il via al piano di zona e a quello di area vasta. “Il ruolo dei Sindaci all’interno della Conferenza Aziendale – afferma Samuele Lippi – deve soprattutto quello di reclamare e presidiare l’equità di accesso ai servizi sanitari per tutte le persone presenti sul territorio di competenza, a prescindere dal loro comune di residenza, dal loro ceto sociale e dal loro reddito”. Nel nuovo contesto istituzionale della AUSL Toscana Nord Ovest si trovano a confrontarsi 103 comuni, compresi in un territorio non molto esteso ma variegatissimo; alle zone urbane ad alta densità abitativa, fanno da contraltare aree montane meno densamente popolate, alla vasta area pianeggiante della Piana dell’Arno e di Lucca, si alternano le zone collinari che arrivano fino al confine con la maremma grossetana, per non dire della lunga fascia costiera e della specificità innegabile dell’Isola d’Elba e di Capraia. Realizzare all’interno della Conferenza Aziendale dei Sindaci la giusta sintesi fra territori diversi fra loro e tutti dotati di specificità precipue, sarà un compito probante e difficile. “Le amministrazioni Comunali – si legge nella bozza delle linee di indirizzo – rappresentano il primo contatto del cittadino rispetto ai bisogni che esprime e la sanità non fa eccezione; nonostante le competenze dirette non siano molte, il Sindaco garante della salute della comunità che amministra, viene visto come la figura che deve assicurare la salute di tutti non solo dal punto di vista dell’organizzazione sanitaria”.

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