Osservatorio: “Che fine ha fatto il laboratorio del S. Francesco di Barga?”

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Che fine ha fatto il laboratorio del S. Francesco di Barga?

Se lo chiede l’Osservatorio della sanità della Valle del Serchio di Barga secondo il quale fonti attendibili e ben informate riferiscono che, mentre per il momento i lavori alla nuova sala chirurgica di Barga sono fermi, il laboratorio da una settimana non fa più analisi non solo per gli esterni ma nemmeno per i ricoverati. Da giorni nel laboratorio del S. Francesco si effettua esclusivamente lo smistamento delle provette che vengono poi dirottate altrove.

Lo scrive l’Osservatorio nel seguente comunicato dove chiede informazioni al sidnaco:

“Si è parlato di diverse cose durante l’assemblea pubblica del 7 Marzo ma il clima generale che hanno voluto trasmetterci il nostro Sindaco, e i nostri concittadini consiglieri ed assessori è stato quello di serenità per i risultati ottenuti per i nostri ospedali e accanto a questo hanno più volte ribadito la volontà di collaborare strettamente con l’ Osservatorio così da informarlo prontamente sulle vicissitudini riguardanti i nostri nosocomi spingendosi quasi ad ipotizzare una commissione speciale sanità, eppure, ancora una volta zitti zitti, senza che nessuno ( …forse…) lo sapesse e ci avvertisse stiamo perdendo un altro pezzo dell’ Ospedale Di Barga alla faccia del potenziamento: stiamo parlando del Laboratorio Analisi.

Quelle che noi forse impropriamente ma molto efficacemente abbiamo chiamato durante l’assemblea “macchinette” sembra siano l’unico futuro possibile per l’ Ospedale di Barga non solo per gli esami durante la notte per il periodo attualmente scoperto dai tecnici di laboratorio, ma anche per gli esami, di routine e in urgenza, da effettuarsi durante il giorno. A Barga non abbiamo più un ospedale con un laboratorio in grado di fare analisi, in pratica come se fossimo nel terzo mondo.

Ammettendo che l’unica soluzione per Barga sia l’utilizzo durante la notte dei POCT (nati non per chiudere i laboratori ma per effettuare i test in poin-of-care, vicini al paziente e il prima possibile così da effettuare le prime cure urgenti), perché escludere del tutto il servizio durante il giorno e dirottare le provette su Castelnuovo per gli esami di competenza o addirittura su Lucca per quei test non possibili per il S. Croce quando il numero di tecnici di Barga è stato reintegrato? A che gioco stiamo giocando? A cosa serve ultimare un laboratorio nuovo ed efficiente per tenerlo chiuso e non funzionante?

Quando ci sarà la dialisi centralizzata a Barga con urgenza di analisi come potrà questa situazione essere compatibile? Sarà anche quello della dialisi un bel piano che resta sulla carta?

Intanto mentre il reparto di Medicina di Barga accetta il nuovo onere quello di Ginecologia si rifiuta. Ci sarà forse un motivo?

Ci chiediamo: il personale infermieristico è stato adeguatamente formato? La tecnologia e i test necessari a supporto di questo nuovo modo di compiere le analisi (trasmissione e condivisione dei dati, taratura degli apparecchi diagnostici, test sulla compatibilità dei risultati ottenuti con i medesimi effettuati in laboratorio ecc. ecc.) sono sufficienti?

Come reagiscono gli organi competenti al buon funzionamento dell’ Ospedale e alla conseguente attenzione alla salute delle persone ammalate? Cosa pensano di fare il Sindaco di Barga e vari uomini e donne della politica che hanno monopolizzato il palco dell’ assemblea pubblica di fronte a questo ennesimo taglio?

Dobbiamo veramente fingere di essere contenti di fronte a questo ennesimo impoverimento?

Noi e i cittadini della Valle del Serchio non accettiamo questo ulteriore taglio di servizi essenziali. Aspettiamo risposte concrete da tutti coloro che durante l’assemblea ci hanno fatto precise promesse e hanno preteso un necessario e rinnovato entusiasmo .”

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