Comitato Sanità: Rossi vuol chiudere la chirurgia. Polimeni chiarisca il futuro della Valle in conferenza dei sindaci

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Il presidente della Regione Enrico Rossi ha deciso di chiudere l’area chirurgica della Valle del Serchio ed in Valle del Serchio è in atto uno progressivo impoverimento del sistema sanitario della Valle con la chiusura ormai certa della dialisi di Castelnuovo e del DH oncologico a Barga.

Lo pensa il Comitato per la sanità della Valle del Serchio che chiede al direttore generale dell’USL 2 Joseph Polimeni di chiarire quale reale futuro immagina per l’assistenza ospedaliera e territoriale in Valle del Serchio, nell’ambito della ormai prossima riunione dell’articolazione zonale dei sindaci che si terrà a Castelnuovo Garfagnana giovedì 23 aprile alle 15.

Una riunione in cui è attesa appunto la presentazione del piano di razionalizzazione della spesa ospedaliera e sanitaria in una riunione che, per il Comitato, si preannuncia particolarmente calda ed a cui invita la popolazione a prendere parte.

Dalle recenti comunicazioni ufficiali della Asl 2 di Lucca – dichiara il Comitato – risulta con grande evidenza un dato: Enrico Rossi, presidente uscente della Regione Toscana e nuovamente candidato allo stesso ruolo, ha deciso di chiudere l’area chirurgica della Valle del Serchio. Mettendo insieme quello che emerge dal nuovo “Piano di investimenti” e dal “Programma triennale delle opere pubbliche 2015-2017” della Asl, e dai comunicati aziendali che ne hanno accompagnato la pubblicazione, si capisce con grande chiarezza che le attività chirurgiche previste nel futuro prossimo della Valle saranno, nella migliore delle ipotesi, quelle a minore complessità, mentre saranno eliminate quelle attività ortopediche e chirurgiche che richiedono anche una sola notte di ricovero: si parla infatti esplicitamente di realizzare tre sale operatorie “fortemente specializzate nella chirurgia a ciclo diurno”, che prevedano cioè soltanto interventi per i quali il paziente entra e esce dall’ospedale nel giro di alcune ore. Incredibilmente, la Asl propaganda come “potenziamento” questa che è invece la violenta chiusura di due reparti, chirurgia e ortopedia, che da decenni sono presenti in Valle con una qualità riconosciuta dai sistemi di valutazione nazionali e dallo stesso direttore Polimeni fino a pochi mesi fa. È questo il compimento del disegno di Enrico Rossi e della sua giunta regionale, che, in forza dei quattro nuovi e discussi mega-ospedali di Massa, Lucca, Pistoia e Prato, hanno deciso di soffocare i presidi ospedalieri di montagna: quanto è annunciato per la Valle del Serchio, è già successo in Lunigiana e nell’Appennino Pistoiese, immolati da Rossi sull’altare dei quattro nuovi presidi ospedalieri. Un destino già noto dall’estate 2013, quando la Regione commissionò alla direttrice dell’istituto Sant’Anna di Pisa uno studio che giustificasse a posteriori i tagli già decisi a tavolino per il nostro ospedale: ne uscì una relazione raffazzonata e confusa che, per tutti i pazienti da Pieve San Lorenzo a Valdottavo, prevedeva 58 posti letto e perdita di tutte le attività ortopediche e chirurgiche soggette a ricovero.

Questo scenario, così funereo, è comunque il migliore oggi immaginabile, perché lo sbandierato investimento per le nuove (e depotenziate) sale operatorie del presidio Valle del Serchio è comunque solo una chiacchiera vuota da parte della Asl e del direttore Polimeni: nel “Piano degli investimenti”, la Asl parla di questo progetto come di un “intervento sospeso”, per il quale manca completamente la copertura economica. Questa paradossale e avvilente situazione dell’area chirurgica emerge con forza, peraltro, proprio nelle settimane in cui la Asl ha confermato con durezza la chiusura della dialisi di Castelnuovo e del DH oncologico a Barga.

Il direttore Polimeni sarà chiamato a chiarire tutte queste questioni giovedì prossimo 23 Aprile, alle 15, in un’assemblea della Conferenza dei sindaci che si annuncia molto calda: nella sala riunioni dell’Unione dei Comuni, a Castelnuovo, illustrerà l’intera riorganizzazione dell’Azienda, chiarendo quale futuro immagina per l’assistenza ospedaliera e territoriale della nostra Valle. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare a questo incontro aperto al pubblico.

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