Tra le righe Winter Festival. Scrittrici al femminile e la donna ai giorni d’oggi.

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Le donne erano di scena oggi nel secondo incontro del festival letterario “Tra le righe winter festival” tenutosi alla Biblioteca Comunale di Barga.

Alla vigilia della festa della donna, evento che negli ultimi anni ha assunto più una accezione commerciale e sempre meno simbolica, Brunella Bertoni, Silvia Redini, Maria Grazia Forli e Paola Ceccarelli hanno parlato di scrittura, letteratura e non solo.

Il punto di partenza infatti è stato la “scrittura femminile” che secondo le quattro scrittrici non può essere considerata di letteratura di genere, in quanto così si finisce per ghettizzarla, ma è una letteratura che coglie corde differenti da quelle scelte dall’uomo-scrittore, le sensibilità sono diverse e spesso pure i punti di vista. Le spinte delle autrici a scrivere le hanno spinte parlare di altri argomenti, la malattia e la volontà di concretizzare la propria interiorità è stata per la Dottoressa Ceccarelli la base per i propri scritti, mentre per Brunella Bertoni e Silvia Redini l’amicizia e la vita intorno ad essa, e per Maria Grazia la morte prematura della figlia Vanessa e la voglia di renderle giustizia.

Il filo conduttore del dibattito è stato la donna in tutte le sue sfaccettature e visioni e partendo dalla letteratura si è passati velocemente a parlare della condizione femminile e di come dai tempi della “rivoluzione sessuale” la concezione della donna nella società ha avuto alti e bassi, fino ad arrivare ad oggi dove i media purtroppo non ne fanno buona mostra. Oguna delle scrittrici ha presentato il proprio punto di vista sulla “donna oggi” e sul ruolo che riveste. Il dibattito ha toccato anche argomenti sensibili come il femminicidio, parlando dell’esperienza della Forli; i giovani, la società e la visione della donna ai tempi nostri sono stati discussi con le professoresse Brunella Bertoni e Silvia Redini.

Questo incontro che è partito dalla letteratura ed ha toccato altri lidi ha fatgto emergere soprattutto le esperienze di vita vissuta di madri, professioniste, lavoratrici, amiche ma soprattutto donne. E questo è stato sicuramente il più bello omaggio ad un festa che, come detto, oggi ha perso quasi tutto il suo valore.

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