Il convegno dell’Istituto Storico Lucchese sul Monte di Gragno

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Sabato 28 marzo ha avuto luogo presso la Biblioteca D. Bertini di Gallicano un interessante incontro che ha visto coinvolte le tre sezioni dell’Istituto Storico Lucchese di Gallicano, della Versilia Storica e di Barga. Tanti sono stati gli intervenuti all’appuntamento: alla sala gremita di persone hanno portato il proprio saluto i direttori delle sezioni di Gallicano e Barga Laura Badiali e Sara Moscardini, e il vicesindaco di Barga Caterina Campani.

Oggetto dell’incontro è stata la questione plurisecolare che ha contrapposto le due comunità di Gallicano e di Barga per il possesso e lo sfruttamento del Monte di Gragno, luogo di strategica importanza non solo per la propria posizione di accesso alla Garfagnana, ma soprattutto per la fornitura di beni di prima necessità quali legname, castagne, carbone, pascoli: l’incontro è stato quindi, simbolicamente, un confronto e una ricomposizione dei dissidi che hanno contrapposto le due comunità per secoli e secoli.

L’argomento è stato approfondito dal dr. Luigi Santini, membro della sezione Versilia Storica, che nel 2013 pubblicò un importante volume sul lodo di Leone X, a 500 anni dalla redazione del medesimo, che non era ancora stato precedentemente trascritto e tradotto nella sua interezza e organicità.
Il lodo si occupava della delicata situazione dei confini e delle pertinenze del territorio fiorentino dell’epoca, riguardando principalmente la Versilia storica; tuttavia in alcuni dei capitoli si pronunciava anche sulla cosiddetta questione del Monte di Gragno, che da quasi trecento anni era conteso tra i due vicini borghi di Gallicano e Barga. Santini ha effettuato una dettagliata digressione su cosa si intenda per Monte di Gragno, propaggine della Palodina, in quanto i confini e i luoghi indicati sono spesso molto labili e fraintesi anche dalla popolazione locale; questo Monte, originariamente proprietà di una comunità barghigiana detta di Gragno, fu donato dai sindici di questa stessa comunità a Barga nel 1256, al momento dell’assoggettamento della prima alla seconda. Tuttavia, l’ubicazione del Monte fece sorgere secoli di liti tra Barga e Gallicano, che si consideravano entrambe legali fruitrici dei suoi beni, arrivando a feroci e violenti scontri con vittime e depredazioni; la questione era tanto delicata che a Barga addirittura esisteva una magistratura preposta alla gestione del luogo e delle controversie che sorgevano. Il lodo di Leone X del 1513 poneva delle condizioni cinquantennali che prevedevano il libero sfruttamento del Monte da parte delle comunità di Gallicano, Cardoso e Bolognana, in cambio di un canone, piuttosto consistente, da versare annualmente a Barga; tuttavia, allo scadere dei cinquant’anni i problemi e i dissidi si presentarono ancora più pressanti. Altro non possiamo aggiungere: la seconda parte del convegno, che riguarda lo stesso argomento dal 1513 fino ai giorni nostri, si terrà a Barga tra pochi mesi.

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