Concerto di Capodanno al Ciocco: protagonisti i Beatles

-

(foto di Studio Borghesi)

Nell’anno dedicato ai trent’anni dalla nascita del canale musicale VideoMusic, il tradizionale concerto di capodanno del Ciocco, per la sue edizione numero 15, si è vestito di pop, con un concerto-tributo ai più grandi: i Beatles.

Ideato e diretto dal maestro Giandomenico Anellino (mente, anche, della serie di concerti “Unplugegd d’autore” che si terranno nella stessa sede) il concerto, dal titolo di “Let it Beatles”, ha riunito sul palco dell’auditorium del Ciocco una formazione nata ad hoc e composta da 26 promettenti giovani elementi provenienti dai conservatori toscani, a formare la “New Tuscany Orchestra”, alla quale ha partecipato anche la chitarra del maestro Anellino.
Ogni anno con il concerto di Capodanno del Ciocco si celebrano le più importanti ricorrenze nel mondo della musica e dell’arte e, per il 2015, è stato scelto di ricordare il passaggio dei Fab Four da Milano, Genova e Roma nella loro unica tournèe italiana avvenuta, appunto, nel 1965.

Uno spettacolo in anteprima nazionale (in replica al Giglio di Lucca il 31 gennaio prossimo) che non ha deluso gli oltre mille spettatori: interpreti dei brani più noti e ormai “classici” quanto un’aria lirica (ed eseguiti con arrangiamenti originali), il soprano Silvana Froli e la cantante pop Giulia Pratelli, introdotte dalla voce narrante di Stefano De Sando, storico doppiatore di De Niro e Brando.

Come sempre il concerto – organizzato dalla Misericordia di Castelvecchio in collaborazione con Kedrion e Renaissance Tuscany il Ciocco Resort – è stato a ingresso libero ed è servito per raccogliere offerte in favore della missione di Muhura in Rwanda, gestita dal dottor Lido Stefani. In particolare, il ricavato di quest’anno, sarà investito per potenziare il reparto oculistico di Kizigoro.

Tag: , , ,

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.