A Firenze si parla dell’Archivio Pascoli

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Nei prossimi 29 e 30 gennaio presso le Murate di Firenze si terrà un convegno che vedrà riunito il mondo dell’archivistica toscana: due giornate di riflessione sul tema dell’organizzazione e della percezione della memoria, per fare il punto della situazione partendo da un bilancio del passato e cercando di delineare nuove prospettive per il futuro. Durante il convegno, organizzato dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana e dalla Regione Toscana, con il sostegno e la collaborazioni di alcuni degli enti di ricerca e di cultura più importanti a livello regionale e nazionale (quali la Scuola Normale Superiore di Pisa, la Fondazione Primo Conti e il Gabinetto Vieusseux) si mostreranno i risultati del lungo e convinto lavoro di tutela degli archivi sul territorio e le potenzialità di nuove strategie di valorizzazione e comunicazione.
In questa speciale due giorni, anche Barga sarà presente con la figura del nostro poeta Giovanni Pascoli e con il prezioso lavoro di digitalizzazione e descrizione informatizzata del suo archivio. Il portale pascoliano, accessibile al pubblico ormai da un anno, è un progetto unico nel suo genere e coniuga in sé i beni, la biblioteca e le carte presenti in Casa Pascoli. L’archivio di Giovanni è quasi completamente disponibile sul web, e da pochi giorni anche l’epistolario della sorella Maria, successivo al 1912, ha cominciato a essere cliccabile.
Proprio di questo si parlerà nella giornata di giovedì 29: Emilio Capannelli, della Soprintendenza Archivistica, e Francesca Capetta, una delle archiviste che ha seguito il lavoro, parleranno de: “L’Archivio Pascoli in rete. Un sistema in costante crescita: nuovi sviluppi”, delineando la genesi, lo stato e le prospettive del portale pascoliano. Ma Pascoli sarà anche presente il giorno successivo, venerdì 30, quando si presenterà il progetto principe della due giorni: il portale “Archivi in Toscana”. Si tratta di un esperimento finalizzato a fornire un primo accesso al ricchissimo patrimonio documentario e agli istituti di conservazioni presenti in Toscana, anche a chi è digiuno in materia; è inevitabile, data l’importanza del fondo Pascoli, che esso sia già presente su più pagine del nuovo portale, tra cui la redazione di un percorso e una delle immagini presenti sulla home page.

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