Atti vandalici per un danno incalcolabile al momento, al palazzo mediceo al cui interno si trova il museo civico “Antonio Mordini” sull’aringo del Duomo di Barga. E’ successo in questi giorni. Ad accorgersene il proposto di Barga, don Stefano Serafini nella giornata di ieri ed immediata la denuncia ai Vigili Urbani.
I vandali hanno preso di mira la colonna medicea cinquecentesca che si trova all’esterno del museo , ma anche i muri del palazzo mediceo ed alcune pietre in travertino esterne sempre al museo che sono state riempite di scritte fatte con il pennarello.
Non contenti hanno anche gettato alcune pietre sul tetto del campanile della chiesa del Crocifisso, sottostante l’aringo del Duomo. Solo per la riparazione del tetto sarà necessario montare un ponteggio spendendo diverse decine di migliaia di euro, mentre il danno ai muri ed alla colonna medicea è difficilmente quantificabile, per il valore storico intrinseco del monumenti, ma è sicuramente di grave portata.
I vandali sono anche entrati all’interno del Duomo di Barga dove sono stati sparsi a terra lumi e ceri e sono state rinvenute cicche di sigaretta.
“I danni prodotti dai vandali sono veramente ingenti – ha commentato il proposto don Stefano Serafini – siamo costernati di fronte a quanto accaduto”.
Stamani sul luogo della scorreria hanno effettuato un sopralluogo anche i carabinieri della stazione di Barga che hanno sentito sull’accaduto il proposto di Barga, il primo ad accorgersi dei danni causati.
Stavolta potrebbe essere più semplice risalire agli autori dei vandalismi in Duomo, dato che all’interno della cattedrale romanica sono installate alcune video camere.
Comunque vadano le indagini è dovere di tutti noi porre fine a questo fenomeno dilagant; a questi continui atti vandalici che stanno interessando la nostra cittadina. Danni che colpiscono tutti perché fatti su beni e monumenti pubblici.
Se qualcuno in questi giorni fosse salito fino in Duomo e si fosse accorto di movimenti o attività sospette, è bene quindi che lo segnali subito alle autorità competenti.
La speranza è appunto, di individuare i colpevoli e che per essi scattino pesanti provvedimenti che siano di esempio.
Tag: atti vandalici, colonna medicea, chiesa del crocifisso, Duomo, vandali
Cecchi Pier Giuliano
15 Novembre 2014 alle 15:31
Solitario luogo di fascino.
Diverse volte mi reco in Duomo per delle osservazioni e fotografie, particolarmente mi ci sono recato il 29 e 31 ottobre 2014 alle ore 9 c.a.. Devo dire che in quelle mattine vi ho trovato, come sarà accaduto di osservare ad altre persone, dei giovani ragazzi e ragazze, forse attratti più dal luogo solitario e magnifico rispetto alle aule scolastiche. Non li conoscevo e non mi sono interessato a loro, anche perché ognuno è libero di frequentare qualsiasi luogo di Barga, ovviamente rispettando ciò che trovano del pubblico patrimonio. Purtroppo è vero ogni detto, come: L’occasione fa l’uomo furfante.Specialmente per il Colle Sacro alla Storia di Barga l’occasione si presenta bella bella, per essere solitario e dimenticato: vedi lapide pascoliana dimenticata per giorni a terra.Come appassionato a Barga, alla sua storia e ai suoi monumenti di ogni genere ritengo troppo trascurato e sottovalutato tutto questo nostro patrimonio, non solo nostro ma di tutta la Valle. Come sottovalutate sono tutte quelle persone che se ne interessano nel tentativo di togliere tutto questo patrimonio dall’incuria. Personalmente cerco di valorizzarlo con i numerosi articoli che questo sito online ospita, con gli sporadici interventi pubblici, con lettere scritte in vari tempi a chi ne avrebbe l’onere di interessarsene (leggi: Porta Reale, Macchiaia, Acquedotto), con libri, discussioni con amici, sollecitazioni dirette alle autorità locali, sensibilizzazione e aiuto verso chi da fuori, anche da lontano, chiede lumi sul Duomo, sulla sua storia, realizzando loro articoli o libri di interesse che parlano essenzialmente dello stesso Duomo. Cerco anche di valorizzarlo tramite Facebook, con la pagina Barga nella Storia, Barga e la mia personale.Tolto di mezzo il sottoscritto e la sua personale esperienza, in ogni modo e maniera, le diverse persone che capiamo avere a cuore la storia di Barga, andrebbero in qualsiasi modo incoraggiate a continuare e a far di più, ovviamente nei limiti del possibile, e non ritenute delle rotture di scatole, perché solo valorizzando e responsabilizzando le risorse umane si può combattere l’approfitto e la rovina del bene pubblico. Quando uno sente che la cosa è sotto costante osservazione si limita nel suo agire da barbaro.Occorrerebbero ancora dei momenti culturali di valorizzazione dei vari beni storici, questo per creare una coscienza pubblica sugli stessi. Barga non ha altro da mettere in campo per stare sulla scena se non la sua storia, la sua bellezza naturale, con lo splendido panorama che la circonda e siamo tornati in Duomo. Se crediamo che tali gesti lo offendono, offendono noi tutti, offendono la storia laica della nostra Città, ebbene si creda maggiormente in tutto quanto ci circonda e in chi da sempre difende questo patrimonio.