Hai 100 giorni da dedicare alla felicità?

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Dmitry Golubnichy è l’autore di un progetto che potrebbe far storcere il naso a tutti i cinici della terra ma che, con la sua sfacciata semplicità, sta riuscendo a far sorridere mezzo mondo.
La campagna online che ha lanciato si chiama “100 Happy Days Challenge” .
Consiste “semplicemente” nel provare a essere felici per 100 giorni di fila, utilizzando i social per pubblicare una foto al giorno che confermi momenti di felicità e che quindi sia testimonianza di tale evento con l’andare dei giorni seguenti.
Non parliamo di fotografare sorrisi forzati, ma il progetto invita a un vero e proprio lavoro di ricerca interiore del sorriso e del buonumore.
Ecco le testuali parole della sfida: “Ogni giorno invia una foto di ciò che ti ha reso felice. Può essere qualsiasi cosa: da un appuntamento con un tuo amico, a un buonissimo tiramisù al ristorante; dalla piacevole sensazione di rientrare a casa dopo una giornata di duro lavoro, a un piacere fatto a uno sconosciuto.” E cosi via…
Ora rimane una sacrosanta e legittima domanda che si pone chiunque: Perché mai dovrei farlo? Ma io aggiungo, Perché non poterci provare?
Le persone che hanno completato con successo la sfida – dice l’inventore della stessa – hanno affermato che ci si rende conto con più consapevolezza di ciò che ci rende felici ogni giorno; hanno compreso che è possibile essere di buon umore ogni giorno; hanno percepito che si ricevono più complimenti dagli altri; ed alcuni hanno rivalutato la fortuna che si ha di vivere la propria vita; quindi in sintesi si diventa più ottimisti, quasi ci si “innamora” della vita durante la sfida.
Partendo da questa ultima affermazione, io direi che sarebbe quanto meno utile tentate di ispirarvi a pensare al mondo in cui si vive attraverso le cose semplici che ci danno buonumore e quindi una carica migliore per affrontare la pila di problemi che ognuno di noi deve gestire quotidianamente.
Il punto cruciale di questo progetto e del mio articolo è la ricerca della felicità attraverso la semplicità.
Argomento sviscerato da millenni, protagonista di interi trattati di filosofia, libri, film e meeting di psicologia, ma che è sempre più difficile da raggiungere nella vita pratica. Non vi nego, infatti, ciò che per me è il dato tristemente interessante dell’iniziativa, e cioè che finora un alto numero dei partecipanti non è riuscito a concludere la sfida e ha abbandonato il proprio “progetto di felicità” adducendo la motivazione di “Mancanza di tempo”.
Stessa motivazione che spesso sento ripetere anche nella mia professione.

Ma ora vi chiedo, non è tremendo ammettere di non avere tempo per essere felici?
Sarà invece solo la stanchezza “dell’essere vivi” e quindi l’impossibilità di percepire il proprio tempo esistenziale come qualcosa di prezioso più di tutto?!

Riflettiamoci

Ho aperto l’articolo parlando di questa simpatica iniziativa in verità per creare una provocazione!
Poiché tenere alla propria felicità dovrebbe essere il senso più profondo ed esatto della vita e non un moderno gioco multimediale.
Vorrei che questa mia provocazione fosse solo un mezzo per invitare tutti a fare un passo indietro e, come fossimo bambini, rieducarci alle cose semplici: invece di postare la foto magari stampiamola e appendiamola su un muro di casa, sul frigo o a lavoro, o meglio ancora riempiamo di nuovo degli album in carta da zucchero per sfogliarli di tanto in tanto, e rivivere ciò che vive nella foto.

Fotografiamo la torta che finalmente non ci si è afflosciata nel forno; fotografiamo il regalo che ci ha portato un’amica dal suo ultimo viaggio; non cediamo al nervosismo per esserci dovuti alzare presto; piuttosto fotografiamo la bellissima alba che ci ha permesso di vedere o semplicemente scriviamo su un foglio ciò che proviamo, insomma non vergogniamoci del saperci emozionare.

Provateci, è impossibile negarsi una risata sincera per qualcosa di buffo o la sensazione che scalda il cuore quando leggiamo il suo post-it sulla credenza al mattino ”ti ho preso i cornetti al bar, devi solo scaldarli, buon lavoro!”. Cosa c’è di più bello infatti nello svegliarsi col sole tiepido del mattino, nel farsi viziare da una tazza di latte caldo, nell’indossare il completo preferito, nel volere sentire un odore famigliare, nello scalare una vetta che da anni abbiamo osservato dalla finestra, e cosi via tutto ciò che ad ognuno rende felice, senza limiti se condizioni.
Non cadiamo nel tranello che tutto è banale e scontato.

Questo progetto e quello che da anni analogamente adotto per cercare di sradicarci dall’idea che in un determinato periodo storico, socio-economico, noi non possiamo più essere felici; dovrebbe essere ancor più una leva motivazionale provare a esserlo, anche sfacciatamente, perché trovare un motivo per sorridere ogni giorno è molto più lodevole e faticoso che cercarne uno per arrabbiarci già al risveglio o essere nervosi con chi ci sta vicino.

Ho scoperto io stessa nella vita che non esiste al mondo bellezza più autentica della semplicità, e di quanto grande sia la sua profondità.

Poiché credete a me, la gioia più grande nasce proprio da essa, e la pace interiore si acquista giorno per giorno a piccoli sorsi, a pochi bocconi.

Se solo imparassimo tutti che la semplicità è il biglietto d’ingresso alla gioia eterna, saremmo probabilmente felici per tutta la vita, o quanto meno disperati e smarriti!

C’è una frase che ricordo sempre con tanta speranza e che spesso recitata contagia anche chi ascolta: “Getta via tutte quelle teorie e supposizioni di cui giornalmente ti vesti, incappottato da preoccupazioni, nascosto dietro paltò di certezze per paura di venire travolto dalla fredda realtà.
L’inverno polare in verità ce lo creiamo noi! Ogni essere cresce semplice, ogni essere è solare
perché ogni essere è vita e la vita è luce.”
E mentre la trascrivo, credetemi, mi convince ancor di più che vivere attraverso la semplicità è la chiave.
Se proverete ad esperire questo tipo di approccio alla vita, scoprirete che è meraviglioso augurare il buongiorno a chi ti incontra per strada, ad essere gentili anche con chi si pone in maniera busca, perché in fondo sorridere a chiunque è un segreto che rende felici.

Affrontare tutto in modo semplice è l’energia giusta per vincere le sfide quotidiane. Bisogna solo scegliere i “colori” giusti per dipingere la propria giornata…

Perché la vita ce la facciamo da noi. E se al mattino anziché di mettere in “borsa” impegni e preoccupazioni, mettessimo un po’ di speranza e semplicità li avremo con noi per l’intera giornata e tutto peserebbe meno! E tornando a casa nello svuotare la “borsa” da tutto ciò che si è acquistato, che si è raccolto, ci si meraviglierà di quante ricchezze può acquistare una vita fatta di semplicità.

Rallentiamo

In questo percorso di “prova” che vi invito a fare, esiste una parola che sarà utile da adottare nella ricerca della felicità e del senso della vita, ovvero, downshifting.

Letteralmente vuol dire “scalare le marce”…ma io la amo nel significato di rallentare.

Rallentare per recuperare il senso della vita vera, rallentare per semplificare le nostre abitudini, rallentare per non inseguire obiettivi ed orari di lavoro alienanti, rallentare per non rincorrere la vita come un criceto nella ruota che alla fin fine si ritrova a vivere solo in una gabbia.

Insomma, rallentare per non dimenticarsi dei libri che amiamo, della musica che ci emoziona, di chi ci regala il suo affetto e di chi aspetta il nostro.

Dunque, raccogliere nella propria esistenza ciò che davvero è essenziale per la stessa e non quello che con un pizzico di consapevolezza possiamo regolare e che da subito ci regalerà un senso di leggerezza interiore.
Intendo dire che, oltre ai pensieri “Zen” che riguardano la vita, per i più razionali la regola è la stessa… perché in un momento di crisi è giustissimo curare la propria professione se la si ama o se più semplicemente è ciò che ci da i mezzi per vivere, ma non bisogna mai dimenticare che la vita è ben altro, ovvero ciò che resta dopo il lavoro e che va assolutamente gestito con cura e amor proprio, è di questo che tratta questo mio articolo!

Per iniziare, provaci!

Il discorso è ampio e per accontentare sia gli amanti del pensiero “Zen” che gli fan della “Razionalità”, userò questa ultima parte per un elenco di atteggiamenti che, da Tecnico, consiglio a tutti coloro i quali sentissero in questo periodo un’angoscia e una sorta di frenesia interiore apparentemente inspiegabile e che ora vedono anche una sola giornata di felicità come qualcosa di lontano e utopico:

– Riduci l’ attaccamento alle cose che possiedi
Coloro che sono fortemente attaccati ai propri beni materiali in genere finiscono per trovarsi in grossa difficoltà psicologica quando perdono tali cose. È forse un luogo comune, ma ciò che possiedi finisce inevitabilmente per possederti. Prova a ridurre al minimo le tue esigenze materiali e sarai ancor più felice, iniziando a percepire un senso di libertà davvero profonda.

– Sii curioso del mondo che ti circonda
Diventa un esploratore, osserva il mondo e ogni piccolo dettaglio come un universo da scoprire. Prova cose nuove, esci dalla tua zona di comfort, sperimenta il disagio ed esci dai confini che più o meno inconsciamente ti sei prefissato. Sperimenta ambienti, persone e sensazioni nuove. L’universo ha così tanto da offrirci, perché non approfittarne? E non c’è bisogno di andarsene dall’altro capo del
mondo, la meraviglia della vita è sempre intorno a te, esci di casa e scopri il paesaggio che per anni ti sei solo limitato a guardare da una finestra!

– Tieniti in forma!
Non pensare che muoversi sia solo per avere un fisico da modella/o. il movimento è utile al cuore, al respiro, al buonumore, il senso di esso è molto più profondo di una pubblicità di fitness. Un corpo sano è in primis il mezzo per muoverci nella bellezza della vita ed è assurdo come al contempo molti di noi non se ne prendano affatto cura. Prova allora a prenderti cura del tuo fisico e della tua salute, mantieniti in forma il tuo spirito con qualsiasi attività che ti renda felice e che metta in movimento il tuo corpo.

– Impara a focalizzarti soltanto sul presente
Che il passato non possa essere cambiato è cosa ovvia, allora perché arrovellarcisi il cervello? Usa il passato soltanto per comprendere come non ripetere errori che hai commesso, ma per il resto lascialo andare, non tornerà più in vita. Il futuro, d’altro canto, non è altro che il risultato di ciò che compi oggi, nel presente, in questo preciso istante, ma che non è nulla di certo perché potrebbe variare, poiché esiste un presente ancora impalpabile.
Quindi, vivi nell’oggi, qui e ora. Il momento presente è l’unico che conta, non lasciartelo sfuggire.

– Sorridi spesso
Attraverso il tuo sorriso puoi rendere più luminosa la vita di coloro che ti sono vicino e di rimbalzo la tua.

– Aiuta il prossimo
Aiutare, rendersi utili al prossimo ha uno straordinario effetto positivo sia su di te che sugli altri. Aiutando il prossimo cresci come persona, la tua capacità di donarti ti cambia in modo radicale. I tuoi rapporti con quella persona diventeranno molto più saldi e questo ti darà sicurezza e stabilità emotiva. Non siamo soli a questo mondo e aiutarci l’uno con l’altro è quanto di più saggio possiamo fare.

– Viaggia
Chiunque abbia avuto la fortuna e la possibilità di visitare il mondo, vi racconterà che viaggiare è una delle attività più emozionanti e ed entusiasmanti che si possano sperimentare. Osservare culture e luoghi differenti consente di far spaziare la nostra mente verso orizzonti nuovi e lontani, spingendoci ad apprezzare la diversità e le differenti sfaccettature della nostra realtà. Ti aiuta ad apprezzare la quotidianità perché quando torni dai viaggi puoi arricchirla di esperienze vissute fuori da essa e amare la sua semplicità.

– Medita ogni giorno
Nella realtà odierna ciascuno di noi è costantemente connesso al resto del mondo attraverso internet, TV e telefoni cellulari, sono sempre meno coloro che sanno apprezzare e godere la bellezza del silenzio. Ma l’abilità di acquietare la mente e rilassare il corpo è un’arte che ciascuno di noi può sviluppare e apprezzarne i benefici. Ti basterà sederti e focalizzarti sul tuo respiro, senza pensare a nulla. All’inizio forse potrai trovare la meditazione noiosa o difficile da mettere in pratica, ma con il tempo imparerai ad amarla e ad apprezzarne la meravigliosa sensazione di benessere e chiarezza che essa regala.

– Rilassati! Senza sensi di colpa
Rallentare significa prenderti tutto il tempo necessario per apprezzare ciò che stai facendo nel momento, di qualsiasi cosa si tratti. Significa focalizzarti e dedicarti completamente alla persona con cui stai parlando, significa liberarti dall’ossessione del telefono e delle email, significa vivere in semplicità e godere i piccoli piaceri che già oggi riempiono la tua vita ma di cui spesso neppure ti accorgi più , come un tramonto, un sorriso o un fiore. Rallentare è una scelta consapevole, una scelta che richiede coraggio, ma anche una scelta in grado di arricchire la tua vita, renderla più genuina.

– Senti la felicità in ciò che ami e abbandona ciò che ti rende infelice
Fai una lista di ciò che più ami fare nella vita, quelle che ti rendono felice e ti fanno stare bene. Mia nonna diceva che cucinare per tutti la rendeva gioiosa, mio nonno ama passeggiare vicino ai fiumi. Ecco cucinare, leggere, fare sport, trascorrere del tempo con la famiglia…sono solo degli esempi, ognuno di noi ha delle attività che davvero ama fare. Fai di queste attività il fondamento della tua giornata, di ogni giornata. Ed elimina quanto più puoi di tutto il resto. Riduci la vita all’essenziale, a ciò che ti piace davvero. Questo ti aiuterà a ridurre lo stress ed il caos. Quando finisci di lavorare o termini la tua giornata di impegni premi OFF e cerca di regalarti un tuo spazio.

– Cura le relazioni
Focalizza la tua energia su quelle persone che davvero ti fanno stare bene. Cerca di scegliere come amici delle persone che meritano il tuo tempo e la tua attenzione per il semplice fatto che ti fanno stare bene. Non farti attrarre dalle apparenze che si devono avere ad esempio nelle relazioni nel mondo del lavoro. Circondati di amici che riflettano la persona che vorresti essere. Scegli amici che ti riempiano di orgoglio, persone che ammiri, che ti amano e ti rispettano per ciò che sei. Persone che rendono il tuo giorno un po’ più luminoso, che possano insegnarti qualcosa che ti arricchisca l’esistenza o che semplicemente ti aiutano a star bene per il fatto di esserci.

– Scrivi
Inizialmente può sembrare un’attività un po’ ripetitiva e monotona,ì ma quando riesci a trasformarla in abitudine diventerà una via straordinaria per organizzare i tuoi pensieri e le tue emozioni e, al contempo, tenere traccia del tuo percorso di crescita nel corso del tempo. Scrivere di te ti consente di essere autentico con te stesso e di esprimere in modo pieno e libero emozioni e sentimenti.

– Impara a fidarti delle tue intuizioni e del tuo istinto
Quando trascorri del tempo in silenzio durante la tua giornata, prova ad ascoltare non i tuoi pensieri ma le emozioni e le sensazioni che emergono dal tuo io più profondo. Non confondere i tuoi ragionamenti e le tue elucubrazioni con le intuizioni del tuo subconscio. Questo ti consentirà di fare ricorso alle tue risorse più intime e preziose, in profonda connessione con la tua libertà di espressione aiutandoti ad amarti di più

– L’amore è tutto
Se vuoi davvero vivere la tua vita nel pieno delle tue potenzialità, lascia che sia l’amore a ispirarti in ogni tua azione. Amore intenso in senso universale. Dona il tuo amore ad amici, parenti e a chi ti capita di incontrare nelle situazione della vita. So bene che questa è la parte più difficile da mettere in pratica, ma se ci provi sarai in grado di elevarti al di sopra delle emozioni negative facendo dei buoni sentimenti la tua “arma” anche contro chi ti ostacola!

I consigli di Mia
La felicità è una conquista e, fino a prova contraria, è anche contagiosa: credetemi scrivendo questo articolo mi sento di ottimo umore!

Frase del giorno: “Bisogna vivere con semplicità e pensare con grandezza!” – William Wordsworth

Un saluto a tutti i lettori, dott.ssa Mia
Scrivete a parliamonealgiornaledibarga@yahoo.com

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