E’ polemica sull’accordo per la riorganizzazione ospedaliera. Critiche all’operato del’assessore Marroni

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Protesta il presidente della IV Commissione Sanità della Regione Toscana, Marco Remaschi. Protesta per le modalità con cui la Regione sta procedendo alla riorganizzazione ospedaliera della Toscana, con l’accordo siglato con i sindacati de medici. Una iniziativa che secondo Remaschi sarebbe addirittura il segno di grave una rottura istituzionale
Ecco che cosa afferma Remaschi:

“È un fatto estremamente grave che un passaggio dirimente nell’organizzazione del servizio e dell’offerta sanitaria in Toscana, come la rideterminazione della tipologia delle strutture ospedaliere e delle relative funzioni, avvenga per autonoma iniziativa della Giunta regionale scavalcando completamente il Consiglio regionale e la sua Commissione sanità; il tutto nell’assoluto dispregio delle leggi, che demandano la programmazione sanitaria al piano sanitario e sociale integrato. Il governo regionale raggiunge accordi coi sindacati dei medici, dandone ampio risalto sulla stampa, senza minimamente preoccuparsi di coinvolgere il Consiglio: l’organo supremo di rappresentanza della comunità toscana. Quella stessa comunità che subirà invece gli effetti delle decisioni convenute, e con la quale, in questa legislatura, la Commissione sanità aveva avviato un impegnativo percorso fatto di ascolto e confronto su un progetto, il piano socio-sanitario integrato, brutalmente accantonato da ormai più di un anno dalla Giunta Regionale.Non è possibile, né legittimo, né ‘legale’ che la riorganizzazione – inevitabilmente pesante – delle politiche per la salute in Toscana sia, in spregio delle leggi, un affare esclusivo dell’Assessore Marroni e dei suoi dirigenti. Non è possibile che la Commissione sanità ed il Consiglio apprendano le loro decisioni, a giochi fatti, dalla stampa. C’è una rottura istituzionale in corso che rischia di gravare tutta sulle spalle dei nostri cittadini; di tutto ciò sento il dovere istituzionale di chiederne conto.”

Quella di Remaschi non è l’unica reazione preoccupata e di protesta a quanto deciso a Firenze dall’assessore regionale Marroni e dai medici. Peraltro, secondo quanto si legge oggi sulla stampa regionale. Per gli ospedali di Barga e di castelnuovo sono già previsti tagli per 92 posti letto (a Barga) e per 107 psti letto (a Castelnuovo).
Ecco che cosa scrive il Comitato per la difesa del cittadino di Barga:

“Dei nostri due ospedali rimarrà solo un poliambulatorio, cioè quel tipo di ospedale cosiddetto di “prossimità”; senza un vero pronto soccorso, senza chirurgia e senza maternità. Questa è la grande riforma dell’assessore Marroni!”“Qualcuno oggi dice – continua il comitato – che Marroni adesso avrà un bel daffare a rispondere ai sindaci ed ai segretari del PD presumibilmente arrabbiati…. Ma la colpa – continua il comitato – è propri degli arrabbiati”.

La colpa secondo il comitato, è insomma proprio della politica sanitaria portata avanti dai rappresentanti del PD , con l’operazione del nuovo ospedale unico:

“che alla fine ci ha portato a non avere nemmeno i numeri per un semplice ospedale di prossimità.Ora davanti ai cittadini dovranno rispondere l’assessore Marroni e tutti gli altri responsabili della vicenda”.

E il comitato termina minacciando una manifestazione di protesta molto dura:

“Preparatevi, perché non sarà come quella del 25 maggio a Barga”

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