I lettori ci impongono…

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Suggerirei un allargamento delle rubriche tematiche: “ALBERI E AFFINI” e “ECOLOGIA E COMPORTAMENTO CIVILE”.Soprattutto per ciò che riguarda la preservazione degli alberi già esistenti e il reinserimento delle essenze di castagno che sono state decimate per la (sic) costruzione del parcheggio nella ” ex Selva Cabrelli”, dove per “la ragion
di stato” sono state abbattute numerose piante di questa specie.
Ma come sarebbe stato bello parcheggiare la nostra vettura sotto le fresche frasche dei castagni (nostra pianta simbolo), facendo dei vialetti di accesso alle aree di parcheggio ricavate tra una pianta e l’altra. Forse, anzi quasi sicuramente; si sarebbero evitati gli smottamenti e le frane che hanno continuato a fare spendere i nostri soldi per lavori di riparazione che si potevano evitare con una più accorta gestione di quell’area da sempre conosciuta come a rischio di frane e smottamenti. Ho notato, facendo il giro completo del rinnovato “Parco Buozzi”, che là dove sono stati abbattuti i Castagni c’e subito cresciuta l’Acacia, che è una pianta oltremodo infestante, perché cresce in fretta, e quindi oltremodo dannosa e inibente per la crescita spontanea delle altre essenze vegetali. Vale a dire: dove si insedia l’Acacia le altre piante non crescono più. Volete mettere la bellezza di una Quercia, di un Ontano, di un Olmo, di un Acero, di un Leccio, di un Castagno, in confronto alla asfissiante presenza dell’Acacia? Non c’è paragone. Anche e soltanto per l’architettura delle piante stesse. La loro presenza fisica dà magnificenza all’ambiente che le accoglie e un pregio naturalistico di incomparabile bellezza e armonia, e meglio ancora meglio sarebbe se questo, non utopistico, scenario fosse integrato anche da qualche pianta di Noce (che mi sembra di avere scorto e quindi aver resistito allo scempio che è stato fatto).
Salvaguardia e tutela degli alberi vuol dire anche Ecologia. Qui da noi il mare non c’è, e pertanto parleremo di ecologia del territorio in quanto “terreno” in cui viviamo. In parole povere e semplici che tutti capiscono, Ecologia, vuol dire:
– Nei centri abitati fare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, nelle ore e nei giorni assegnati a ciascuna fattispecie di rifiuto.
Notare bene. A Barga il giorno di martedì non viene fatta la raccolta porta a porta (non ho capito perché, e anzi vorrei sapere perché c’è questo buco. Come se la gente il lunedì non dovesse fare rusco da mettere fuori della porta, ma tant’è…); comunque c’è sempre qualcuno, anche gente della quale non avrei mai sospettato della loro educazione civica, che facendosi forte dei controlli che non ci sono, mette fuori il sacchetto della spazzatura, ma la furbizia sta nel metterlo fuori, non davanti a casa propria come suggerisce il Servizio Porta a Porta, no!!! Si porta lontano da casa nostra, magari nel bidone sul Ponte (qui ci portano il sudicio anche da Bellavista, loro avrebbero bidoni ben più capaci in Via Zerboglio e a cinquanta metri di distanza dalle loro case), magari in Piazza delle Fontana, davanti al Teatro o ai margini dei vicoletti che confluiscono in Via di mezzo, e a volte fargli fare il volo nel Parco Kennedy, che ha già i suoi problemi di degrado dovuto al vandalismo giovanile, ma non solo.
Fuori dai centri abitati vuol dire rispettare il territorio, quindi non cogliere i fiori selvatici, riportare a casa i rifiuti di una gita fuori porta o di una gita montagna, non buttare i fazzoletti e i bicchieri di plastica dal finestrino della vettura, non buttare nemmeno le cicche di sigaretta, non telefonare mentre si guida, non fumare dove è segnalato questo divieto e non fregandosene come sovente accade.
Oltre al Puntaspilli, quindi non sarebbe male una rubrica sulla salvaguardia degli alberi e una rubrica sul rispetto della natura in generale e della qualità della vita. Quella sulle quattro zampe c’è già e quindi non ne faccio richiesta.
Sul nostro giornale c’è una rubrica “Sanità” dove secondo me, altre che a dare notizia di carattere generale, dovrebbe essere sede di confronto sulla questione, che c’è sempre e forse sempre più grave, dei nostri ospedali. Sul Giornale di Castelnuovo a maggio c’è stato un articolo che fino al penultimo capoverso ho condiviso in pieno, al quale ho mandato un commento che è stato pubblicato sul numero di Luglio (articolo che ho inviato anche a Voi il 24 luglio u.s.) e che secondo me doveva essere, come altri che nel frattempo ho visto che sono arrivati, pubblicato nella rubrica “Sanità” del ns. giornale e non trascurarli (il mio) o pubblicarli solo sul Puntaspilli (lettera di Dino Nardi). Anzi a voler fare bene andavano pubblicati su tutte e due le rubriche. Sul web non si consuma carta e le notizie locali è sempre meglio darle due volte che non darle affatto.
Nella rubrica Puntaspilli alla pagina “Inutile tagliare le piante del Piangrande” ci sono andati per un Vs. errore, due commenti sul S. Cristoforo d’oro a Moratti. Ebbene questi commenti siete invitati ad inserirli insieme agli altri pervenutivi sul quell’argomento e quindi a toglierli da un contesto ben più nobile.

considerazioni scritte da Luti Giuseppe, il giorno 27 agosto 2010

Caro Giuseppe,
dici un sacco di cose e mi ci vorrà del tempo per risponderti e non credo di poterlo fare adesso purtroppo. Per ora replico solo alle tue ultime osservazioni: Nella rubrica Puntaspilli alla pagina “INUTILE TAGLIARE LE PIANTE DEL PIANGRANDE” ci sono andati per un Vs. errore, due commenti sul S:Cristoforo d’oro a Moratti. Ebbene questi commenti siete invitati ad inserirli insieme agli altri pervenutivi sul quell’argomento e quindi toglieri da un contesto ben più nobile”.
I commenti vengono pubblicati e la cosa viene gestita automaticamente dal sito, laddove vengono inseriti dai lettori. Pertanto, se aggiungo un commento ad un articolo che non sia quello di cui parlo, apparirà purtroppo sempre (e non possiamo farci nulla) sotto quell’articolo.
Per il resto appena posso ti rispondo. Ti chiedo la prossima volta di inviarmi queste tue sotto forma di commenti (e lo chiedo possibilmente a tutti i lettori) così da poterli pubblicare immediatamente (evitando così che magari, nella confusione che spesso c’è nel lavoro di redazione, la mail vada persa o venga cestinata per errore – a volte anche per scelta e questo me lo consentirai che possa essere una prerogativa che ha un direttore di un giornale -). Tu pensi che i commenti non vengano letti ed invece sono una delle sezioni più controllate dai lettori del sito. Ne pensi tante altre, alcune condivisibili, altre no, decisamente no, soprattutto quando invece di consigliare si impone. Ma ne riparleremo.
Un caro saluto.
Luca

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