Nuovo decreto legge sulla sicurezza

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Il tanto dibattuto decreto legge sulla sicurezza è stato infine approvato. Il governo ha votato a favore con 157 voti del Pdl, della Lega e del Movimento per l’Autonomia contro i 124 voti del Pd, dell’Udc e dell’Italia dei valori, con solo tre astenuti. I tre temi trattati da questa legge sono l’immigrazione, la criminalità e la sicurezza pubblica.
Secondo le stime è possibile abbassare la percentuale di clandestini in Italia a circa l’1%, mentre al momento si calcola che siano intorno a 600mila. Per i clandestini che entrano o si trattengono in Italia adesso è prevista un’ammenda compresa tra 5 e 10 mila euro mentre per quelli che favoriscono l’ingresso o affittano loro un appartamento la pena va da 3 a 15 anni di carcere. In più, coloro che vogliono ottenere il permesso di soggiorno dovranno pagare una tassa tra 80 e 200 euro. Un altro cambiamento importante per i clandestini è la permanenza massima nei centri di permanenza temporanea (rinominati centri d’identificazione ed espulsione) che sarà aumentata fino a un massimo di 6 mesi.
Per quanto riguarda la criminalità invece, i cambiamenti sono i seguenti: per i writers e i vandali le pene diventano più severe e chi imbratta i monumenti storici rischia il carcere fino a 3 mesi. Per quelli che vendono bombolette di vernice non biodegradabile ai minori ci sarà un’ammenda di 1.000 euro. Anche per chi guida sotto l’effetto di droghe o alcol le pene si inaspriscono, mentre per la sicurezza personale è finalmente stata autorizzata la vendita di bombolette spray urticanti.
Il ministro dell’interno, Roberto Maroni, si è dichiarato “molto soddisfatto per il voto di oggi” che ha permesso di mettere in atto una legge che era “fortemente e molto fermamente” voluta da Berlusconi e il suo governo.

Nella foto Roberto Maroni, ministro dell’interno

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