Smurfit Kappa Ania: proseguono i lavori per migliorare l’inquinamento acustico

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Proseguono gli interventi per contrastare l’inquinamento acustico e i cattivi odori prodotti dallo stabilimento Smurfit Kappa Ania a Ponte all’Ania, interventi già in parte attuati ed ora in fase di conclusione.
Alcuni giorni fa è stato infatti effettuato un sopralluogo da parte dell’assessore provinciale all’ambiente Maura Cavallaro, col tecnico della Provincia Edoardo Decanini, il sindaco di Barga Umberto Sereni, l’assessore comunale Nicola Boggi e il tecnico Ricci per una valutazione dell’avanzamento di detti interventi, cogliendo anche l’occasione per avere spiegazioni su un episodio di cattivi odori verificatosi alla fine del mese di gennaio. La spiegazione che i rappresentanti della cartiera hanno dato è da ricondursi ad un momentaneo malfunzionamento del sistema di depurazione dovuto ai lavori in corso, per cui è stato necessario avviare il vecchio sistema di depurazione per alcuni giorni in attesa della risoluzione del problema al nuovo sistema. Gli interventi che stanno portando alla riduzione del rumore e dei cattivi odori sono confermati anche dai cittadini, e consistono nell’istallazione nelle vasche di ossigenazione biologica del depuratore di giranti superficiali con sistemi di agitazione immersi, che risultano essere molto meno rumorosi di quelli superficiali, come quelli utilizzati fino a poco tempo fa. Gli interventi per sanare quest’annosa faccenda –fa sapere Smurfit Kappa Ania- saranno ultimati entro questo mese di maggio, con notevole anticipo sui tempi previsti dall’ A.I.A. (autorizzazione integrata ambiente), provvedimento che autorizza l’esercizio di un impianto secondo indicazioni dettate da un decreto sulla prevenzione e riduzione dell’inquinamento.

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Commenti

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  1. Valter Ghiloni


    Re: Ce ne siamo liberati. Finalmente
    Non ce l’ho con il sig. B… (nominarlo porta una sfiga..) e nemmeno con il sig. M… (cinque lettere, inizio con M, molti possibili nomi alternativi).
    Ce l’ho con tutta la categoria dei nostri (ma chissà perchè poi nostri: li avete per caso eletti voi o vi si sono imposti?) dirigenti politici, a partire dai più piccolini.
    Non c’era bisogno del primo per ricordare a tutti che il Re sta nel castello e manda il popolo a combattere mentre lui trom** la principessa: lo insegnano le ballate popolari fin dal medioevo e anche prima anche ai popolani che non hanno studiato
    Non c’era bisogno del secondo e di aver studiato alla Bocconi per fare la manovra che è stata fatta: ci sarebbe arrivato anche mio nonno (contadino): se i soldi sono pochi bisogna averne di più! Elementare Watson.

    Già. Ma a me chi ne da di più?
    Perchè se da domani devo pagare la benzina qualcosina di più, l’iva qualcosina di più, l’ici qualcosina di più (ah, già, l’ici no, non è ritornata), le tasse qualcosina di più e la pensione è qualcosina di meno torneranno pure i conti all’Italia, ma a me no.

    I tagli alla politica? Bufale, si elimina un Ente per farne un altro che avrà più consiglieri, più assessori, più presidenti…
    L’evasione fiscale: du palle! E’ col limite al contante che si batte? O con quello si mette ancora più in croce il pensionato che dovrà utilizzare di più le banche che gli prenderanno ancora più soldi e che lo lasceranno ancora più in mutande (meglio senza, così il re puà approfittarne meglio)?
    Il blocco delle pensione? Aridaie. Ma un conticino semplice semplice: tra due pensionati quanto ci sarà mai di esigenze di spesa a fine mese? E allora perchè qualcuno ha pensioni da 15.000€ e qualcuno da 500?

    Comunque la proposta seria ce l’ho io per far risparmiare DEFINITIVAMENTE lo stato, che poi è anche una proposta umanamente migliore di questa attuale.
    Posto che con l’attuale manovra che deriva da necessaria conseguenza delle scelleratezze della classe dirigente autoimpostasi agli italiani negli ultimi 25/30 anni chi ha un reddito di sola pensione da lavoro dipendente è destinato a morire lentamente di fame o di mancata assistenza sanitaria per mancanza dei fondi necessari per andare avanti, eliminiamo fisicamente un buon 80% dei pensionati, diciamo quelli sotto gli 80 anni, così per i prossimi 15/20 anni abbiamo un ottimo risparmio.
    Creiamo posti di lavoro per i giovani: come sopra, eliminiamo i pensionandi a meno di 10 anni dall’agognato (e sempre rinviato) traguardo, a meno che non rinuncino spontaneamente e per sempre alla pensione ma lasciando comunque il lavoro.
    Avremo così posti di lavoro per i disoccupati e un futuro pensionistico tranquillo per almeno una ventina d’anni.
    Ciò ovviamente non dovrà riguardare i lavori usuranti, quelli che si svolgono nei palazzi: loro vadano pure in pensione quando vogliono.

    Esagero? Non credo, lo sbocco finale di queste manovre è questo, anche senza dirlo apertamente.
    Eppure ci sarebbero altre soluzioni, basterebbe avere gli occhi per vederle.
    Ma si sa. Troppo studio (o troppa pratica) fanno male.
    E in questo chi ci guida (ha guidato, nell’ordine) sono maestri.

    E il popolo?
    Il popolo che deve fare, come in passato sta sotto la finestra e sente il re godere!

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