Sanità: i dati sulla “mobilità” ospedaliera dell’azienda USL 2

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I dati sulla mobilità in possesso dell’Azienda USL 2 evidenziano una situazione in costante miglioramento a livello dell’attività ospedaliera, che è sempre più integrata con quella territoriale. In particolare nel corso del 2008 sono stati circa 400 in meno, rispetto al 2007, i ricoveri extra ASL, un trend in diminuzione che riguarda tutti i reparti ospedalieri lucchesi.Una quota rilevante (tra il 10% ed il 20%) dei ricoveri extra ASL è legata a prestazioni di alta specialità, non producibili dalle strutture lucchesi e quindi presenti solo in aziende ospedaliere universitarie.Inoltre sono in atto convenzioni con l’Azienda Ospedaliera Pisana e l’Ospedale Pediatrico Meyer, Aziende di riferimento regionale, e per alcune prestazioni specifiche (non solo di alta specialità) l’Azienda USL 2 è tenuta ad inviare i pazienti a questi ospedali.Una certa mobilità all’interno dell’area vasta e della regione è comunque fisiologica e dipende anche da fattori specifici come le situazioni di confine (ospedali più vicini alla propria abitazione e quindi più facili da raggiungere), la presenza sul nostro territorio di professionisti di altre Aziende sanitarie, il richiamo dell’alta specialità universitaria anche per casi trattabili in loco.
Il percorso di miglioramento dell’attività ospedaliera è legato anche all’inserimento all’interno del “Campo di Marte” di molti nuovi primari destinati a diventare punti di riferimento importanti per la sanità lucchese di oggi e del futuro. Questi nuovi professionisti potranno dar luogo ad un consolidamento importante e permettere alla sanità lucchese di crescere e svilupparsi in un momento in cui sono in atto molte innovazioni organizzative e anche tecnologiche.
Alcuni di questi primari sono entrati in servizio da pochi mesi e quindi hanno potuto esprimere solo parzialmente le loro potenzialità, ma qualche risultato importante si sta ottenendo già adesso. Ad esempio nel settore materno-infantile in cui l’Azienda ha ritenuto di dover intervenire con decisione, nel corso del 2008 si è registrato un aumento dei parti ed una riduzione di circa 200 ricoveri extra ASL.
Un recupero significativo di attività si è registrato anche in altri reparti come l’Oncologia, la Neurologia e l’Ortopedia.
La diminuzione dei ricoveri e del tasso di ospedalizzazione ovvero dei ricoveri effettuati dai cittadini, sono poi elementi che confermano la sempre maggiore appropriatezza delle prestazioni erogate, visto il notevole e costante aumento delle attività di day surgery (chirurgia giornaliera) e ambulatoriale e di tutta la chirurgia programmata.
Fra l’altro per quanto riguarda gli aspetti organizzativi e professionali della sanità lucchese, frutto dell’integrazione ospedale-territorio-prevenzione, gli indicatori di qualità – valutati dalla Scuola S.Anna di Pisa e tenuti sotto costante controllo dall’Azienda – evidenziano buoni risultati a livello regionale.
Inoltre il consolidamento di importanti percorsi (emodinamica sulle 24 ore, Radioterapia su tre turni, “Stroke Unit” per gli ictus) ha permesso di rendere il sistema sanitario lucchese sempre più qualificato per tutti i residenti del territorio aziendale ma anche per i cittadini provenienti da altre realtà dell’area vasta, che usufruiscono di questi ed altri servizi di eccellenza presenti nelle strutture dell’Azienda USL 2. C’è da considerare che molti di questi accessi (ad esempio le prestazioni fornite con l’acceleratore lineare o gli interventi ambulatoriali) non vengono conteggiati tra le attrazioni in quanto non si tratta di ricoveri.
Per quanto riguarda infine la questione dei ricoveri in reparti diversi da quelli competenti per patologia, l’Azienda evidenzia che l’organizzazione dell’assistenza in un ospedale con molti posti letto come quello di Lucca è complessa e deve adattarsi ad una domanda “variabile”, che richiederebbe quella flessibilità che sarà uno dei principali criteri organizzativi del nuovo ospedale ma che trova indubbie difficoltà al Campo di Marte, struttura datata e organizzata a padiglioni.
Lo sforzo dell’Azienda USL 2 è comunque orientato a disciplinare questa materia. Infatti il ricorso eccezionale all’appoggio è necessario in momenti di grande afflusso nei reparti, ma è in forte riduzione rispetto al passato, grazie anche al miglioramento dell’organizzazione e dei percorsi di dimissione. Comunque, quando per necessità si ricovera temporaneamente un paziente in un reparto diverso da quello a cui sarebbe assegnato, la presa in carico da parte del personale è completa e l’assistenza fornita alla persona è adeguata alle sue necessità.

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