L’anno che verrà

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Benvenuti nel 2009. Sarà un anno testimone di anniversari importanti: ricorrerà il ventesimo anniversario della caduta del muro di Berlino e delle contestazioni studentesche a Pechino, rimaste tristemente note per i fatti di piazza Tienanmen; saranno passati quaranta anni dal mega festival rock di Woodstock, dallo sbarco del primo uomo sulla luna e della strage di piazza fontana, episodio che scosse l’Italia con l’uccisione di 17 persone e il ferimento di 88 a Milano.
Ma cosa ci riserva il futuro di quest’anno appena iniziato?
Innanzi tutto il 2009 sarà l’Anno Internazionale dell’Astronomia (IYA 2009), proposto dall’Italia all’UNESCO e alle Nazioni Unite, con un accordo poi firmato da 99 nazioni e 14 organizzazioni internazionali per la comunicazione ed educazione scientifica.
L’intento di questa celebrazione, che si svolgerà non a caso nel IV centenario delle prime osservazioni galileiane, è quello di condividere l’entusiasmo della scoperta e delle conoscenze astronomiche per creare una maggiore consapevolezza su ciò che, letteralmente, ci sovrasta.
Gli appuntamenti saranno sia a livello internazionale che nazionale, e spazieranno dall’osservazione, allo studio della scienza di Galileo, allo sviluppo di programmi per proteggere la vista del cielo dall’inquinamento luminoso.
Per maggiori informazioni visitate http://www.astronomy2009.it/.

Il 2009 sarà anche l’Anno delle Fibre Naturali. Una decisione presa dall’ONU che ha incaricato la FAO di promuovere iniziative per la valorizzazione dei tessili naturali e portare la riflessione sulle condizioni di lavoro e di vita delle popolazioni che maggiormente partecipano alla produzione di questi materiali. Un’iniziativa rivolta all’etica e alla sostenibilità, che ha raccolto già molti consensi in tutto il mondo.

In Europa quest’anno appena iniziato sarà invece l’Anno Europeo per la Creatività e l’Innovazione (EYCI) per accrescere l’importanza della creatività e dell’innovazione come competenze chiave per lo sviluppo personale, sociale ed economico. Un antidoto alla crisi, queste capacità, che possono aiutare a reinventarsi e mettersi in gioco contribuendo a un nuovo sviluppo.
A livello europeo, nazionale, regionale o locale saranno sviluppate conferenze, eventi e iniziative per la sensibilizzazione al pensiero divergente, per stimolare il dibattito e insegnare a “pensare creativo”. Più informazioni su http://www.create2009.europa.eu/.

Negli Stati Uniti poi, questo sarà l’anno dell’insediamento del primo presidente di colore della storia, atteso per il giuramento alla casa bianca il 20 gennaio prossimo. A Washington le stime prevedono l’arrivo di 400 mila persone per salutare il nuovo presidente USA.

In Italia è invece in programma il prossimo G8, che si svolgerà nella tanto contestata ambientazione dell’isola della Maddalena, con ordine del giorno tra l’altro, la risoluzione della povertà dei paesi in via di sviluppo.

Per tutto il mondo sarà – secondo il Financial Times – un anno da dimenticare, stimando che la recessione proseguirà in Usa, Gran Bretagna, Spagna e Irlanda mentre ne potrebbero uscire le altre economie europee e il Giappone. Secondo questa autorevole fonte “Incertezza” sarà la parola chiave dell’anno.

E per voi, il 2009 che anno sarà? Davvero così tremendo come sostengono gli economisti o lo passerete pensando in modo creativo? Vi dedicherete all’osservazione celeste o rimpiangerete di non essere stati presenti a Woodstock?
Niente di tutto questo? Inviate i vostri commenti a giornaledibarga.it.
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