Evocava 2008. Gran successo per lo spettacolo CHI HA AMMAZZATO GIACOMO PUCCINI?

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CHI HA AMMAZZATO GIACOMO PUCCINI?Il 6 e 7 Settembre 2008 alle 17.30 si è svolto presso la Cava Barghetti, Seravezza (LU), uno spettacolo insolito e ironico dal titolo “ CHI HA AMMAZZATO GIACOMO PUCCINI? ”, ideato e coordinato da Maurizio Guidi, Piero Nannini e Andrea Tessieri e interpretato da Massimo Grigò con Piero Nannini, autore del testo. Musica diG.Puccini elaborate da Nicolao Valiensi. Lo spettacolo è stato organizzato e prodotto da Evocava.
L’affluenza del pubblico è stata alta per entrambe le giornate ritenendo lo spettacolo divertente e diverso dalle molteplici rappresentazioni fatte in tutta la Toscana in occasione dei 150 anni dalla nascita di Giacomo Puccini. Insomma, il successo si è concretizzato.
Lo spettacolo, raccontano Maurizio Guidi e Andrea Tessieri, è stato ispirato alle memorie del “pretino musicofilo” di Puccini, don Pietro Panichelli. Siamo nel 1918 l’anno in cui Pea pubblica il suo “Giuda”, che sarà l’anno successivo rappresentato dalla compagnia di Annibale Ninchi nel Bosco Apuano, e “La rosa di Siom”, verso la fine del mese di ottobre, dirige un “Maggio” nella pineta del Cinquale, sono presenti Giacomo Puccini e il figlio, Tito Ricordi, Gioacchino Forzano, il pittore Viner e Angelo Magrini, come ricorda Mentre si svolge la rappresentazione arriva la notizia che le truppe italiane hanno nuovamente varcato il Piave.
Da qui inizia la nostra storia che l’immaginazione di Piero Nannini, scrittore e regista, trasforma in racconto “giallo”, unita alla coinvolgente interpretazione di Massimo Grigò cui è affidato il compito di raccontare la storia, nelle vesti di don Panichelli, “il pretino” di Puccini ed alla personalità musicale di Nicolao Valiensi che ha scritto la musica.
Le musiche di Puccini come non le avete mai sentite. Tagliate, reiterate, così da creare un tappeto sonoro funzionale allo spettacolo, anzichè impoverisi acquistano nuova vita senza mai perdere l’impronta pucciniana, anzi riproponendo frammenti essi stessi divengono più godibili, senza nulla togliere alle opere originarie. Il lavoro di Nicolao Valiensi, buon conoscitore dell’opera di Puccini, è stato quello di pescare cellule sonore nel repertorio di Giacomo Puccini, compresi brani poco rappresentati, per utilizzare i brani scelti come elementi di una composizione nuova, originale risultando un vero omaggio a Puccini. La storia è apparentemente molto semplice, si racconta che nel bel mezzo della rappresentazione del Maggio, Puccini si accascia a terra, apparentemente trafitto da una spada ma non è così…

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