Le nuove sale del Museo Multimediale che sarà intitolato a Laura Risaliti

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E’ in programma per sabato 8 dicembre alle 11 l’inaugurazione a Barga della nuova ala del museo multimediale delle Rocche e fortificazioni.

Il tutto con una cerimonia organizzata dall’Unione dei Comuni della Media valle del Serchio, che è a capo del progetto museo insieme al comune di Barga e che lo manda avanti  grazie alla collaborazione in particolare di Centi Lumi che ne gestisce l’apertura; l’unione dei comuni nell’occasione dedicherà il museo a colei che dalla sua creazione in poi ne è sempre stata l’anima e la coordinatrice di tutte le iniziative e della crescita: Laura Risaliti, scomparsa per un male incurabile, alcuni mesi orsono.

L’inaugurazione riguarda la parte finale del progetto, il completamento del “Museo delle Rocche e Fortificazioni della Valle del Serchio”,

Il Museo della Multimediale della  Valle del Serchio  è un nuovo modo di fare museo che attraverso un percorso interattivo e un approccio evocativo permette al visitatore di vivere notizie, immagini e video che illustrano le vicende, le risorse e le tradizioni della Valle. Molti sono i percorsi e gli approfondimenti già possibili. Lo sguardo può scorrere nella prima sala dai Borghi, Fortezze, le Rocche e gli antichi mestieri, alla seconda sala con Chiese e Pievi,.

Con l’inaugurazione delle sale 3 e 4  il museo viene praticamente completato nel suo itinerario. Il visitatore, dnella terza sala incontra i protagonisti della realizzazione di quelle strutture e della storia ad esse legate. Quattro sono i personaggi che coinvolgeranno il visitatore non solo quali protagonisti della storia della Valle dal XI al XVI secolo, ma anche delle “leggende” che ancora fanno parte della memoria popolare. Il percorso, coordinato dalla Prof.ssa Sandra Lischi dell’Università di Pisa, ha coinvolto nel lavoro il Prof. Raffaele Savigni dell’università di Bologna (Matilde di Canossa), Gianni Boccardi, storico (Castruccio Castracani), il Prof. Jean-Claude Maire Vigueur dell’Università dì Roma (Paolo Guinigi) e la Prof.ssa Maria Cristina Cabani dell’Università di Pisa (Ariosto). Nella sala 4 sono esposte infine copie di mappe, disegni e bozzetti sulle rocche fortificazioni forniti dall’Archivio di Stato di Firenze, dall’Archivio di Stato di Lucca e dall’Archivio di Stato di Modena. Di particolare interesse la copia dello “Studio di un naviglio per aggirare l’Arno” di Leonardo Da Vinci gentilmente concesso dal Royal Collection Trust di Londra.

La cer8imonia come detto vedrà l’intitolazione del museo a Laura Risaliti, dipendente dell’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio, che ha dedicato anima e corpo al proprio la lavoro, alla Comunità, alla politica e al proprio territorio e che soprattutto con il suo impegno, le sue idee, la sua disponibilità, la sua creatività ed il cuore ha contribuito alla realizzazione del Museo.”

 

 

Laura Risaliti nasce a Barga il 2 agosto 1958 da famiglia operaia. Fin da giovanissima si impegna nell’attività politica e amministrativa con una particolare sensibilità per le esigenze e le problematiche del territorio e della sua popolazione. È con questo spirito che partecipa a diverse associazioni e diviene una delle animatrici di Radio Fornaci One.

Consigliere al Comune di Barga ininterrottamente dal 1980 al 1999, ricopre la carica di Assessore dal 1995 al 1999 nella Giunta del Sindaco Mauro Campani, con deleghe all’urbanistica e all’uso del territorio.

Nel gennaio del 1992 inizia la sua avventura professionale nell’allora Comunità Montana Media Valle del Serchio, oggi Unione dei Comuni, dove si occupa in particolare di scuola, sociale, cultura e turismo. Lavora con impegno e fantasia consentendo la realizzazione di progetti originali e innovativi ed è con questo stesso spirito che ha contribuito, col lavoro, con le idee e con la disponibilità che tutti le rico­nosceranno sempre, alla realizzazione del Museo Multimediale delle Rocche e Fortificazioni. Non era probabilmente possibile immaginare una persona più indicata per coordinare questo progetto, che ha come filo conduttore la valorizzazione e la promozione di un territorio aspro ma gentile, ampio ma coeso. Un lavoro di tessitura per il quale era fondamentale un ingrediente di base, sensibilità e amore per questa terra e per i suoi abitanti, perché per Laura interpretare il lavoro, la politica, la vita, ha significato anteporre sempre una semplice e densa idea di base: quella di “comunità”.

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