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- di Redazione

L’antico fumo nei metati e la novella raccolta delle castagne

L’odore del fumo che invade il castagneto è il segnale che siamo dentro l’autunno, la raccolta delle castagne è ormai ultimata, l’unica cosa che non deve mancare . . è il fuoco sommerso all’interno dei “metati”. Esisteva, inutile negarlo, parecchia preoccupazione durante questa estate siccitosa per l’esito della raccolta delle castagne; invece poi le cose possiamo dire che sono andate piuttosto bene. E’ giusto dire che al momento le castagne sono molto belle e questo vale per tutti i castagneti della provincia. Più in alto si trovano e più grossa è la pezzatura dei frutti ma tutti sembrano essere di buona qualità. Qui ci troviamo a Cune, a quasi 700 metri slm  nel castagneto di  Goffredo Fazzi dove si sono raccolte molte castagne  della pregiata varietà Carpinese. Prima di poter assaggiare la pregiata farina di castagne o farina di neccio questi frutti dovranno trascorrere almeno 40 giorni  in essiccazione. Solo dopo sarà possibile apprezzare la bontà del frutto sacro dell’albero…

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Ancora incerta e da capire la produzione delle castagne 2021

C’era molta attesa per capire di quale livello fosse la qualità e la quantità delle castagne nell’annata di grazia (ma da capire se così sarà) 2021. Al momento è difficile dare una risposta omogenea che valga per tutta la provincia. A quote elevate si registra un’ottima raccolta, più in basso diminuisce la dimensione del frutto che però non ha problemi di “marcione” come accadeva gli scorsi anni. Dopo le gelate che hanno condizionato gli alberi da frutto tradizionali si temeva che anche il castagno avesse risentito di questo shock dato dalle basse temperature. Possiamo invece affermare che in linea di massima i castagni non ne hanno risentito. Forse il problema più gravoso era legato alla siccità: tante le settimane che non ha piovuto e questo ha comunque ridotto le dimensioni dei frutti e ha allungato la fase di caduta dei ricci. Nel calendario, quello dei contadini, il giorno dei Santi era il momento in cui ci si preoccupava di completare…

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Castagne, lavoro e tradizione nella montagna barghigiana

Per Giornale di Barga TV durante i mesi autunnali a più riprese siamo stati nella montagna barghigiana per riprendere alcune fasi della raccolta, dell’essiccazione e della lavorazione delle castagne per produrre la farina dolce. Era una delle principali attività che permetteva di vivere a tante famiglie della montagna barghigiana ed oggi questa tradizione, nei suoi metodi tradizionali, viene ormai portata avanti da poche famiglie che meritano un grande plauso per il notevole lavoro che sta dietro a tutta questa lavorazione. C’è davvero un grande impegno da portare avanti e meritano rispetto coloro che ancora portano avanti questo lavoro. Che inizia dalla cura dei castagni prima, prosegue poi ogni autunno con la faticosa raccolta delle castagne che alcuni fanno ancora con pochi attrezzi tradizionali: il rastrelletto di legno a denti larghi, fatto sempre a mano, il grembiale dove riporre le castagne raccolte, sostituito ora da un secchio di plastica che è più capiente… Nel filmato che vi proponiamo siamo agli Angeletti…

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Garfagnana: è tornata la castagna, stagione generosa (+30%) e prezzi giusti

BARGA – Questa è l’analisi di Coldiretti e dell’Associazione Città del Castagno I metati sono accesi in tutta la Garfagnana e media valle del Serchio. E questo significa solo una cosa dicono : è tempo di castagne. Stagione positiva per l’italico albero del pane. Secondo Coldiretti Lucca e l’associazione Città del Castagno la produzione di castagne è stata, fino a qui, generosa e di qualità soprattutto nella prima parte della stagione. Un andamento favorevole, anche se a macchia di Leopardo, che ha “raffreddato” i prezzi al chilogrammo, contrastato le importazioni dall’estero e favorito il consumo fresco lungo tutta la filiera della ristorazione con le sagre e le feste che hanno popolato paesi e comunità. Buone notizie anche sul fronte della lotta al cinipide. Nel suo complesso il comparto ha una rilevanza economica notevole in Toscana: su di una superficie di 33.000 ettari, di cui 16.000 ettari coltivati con castagni da frutto, si ottengono quasi 200mila quintali di castagne per una…

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Barga castagna 2018. Alla scoperta della filiera della castagna

Barga castagna 2018. Tra le associazioni che porteranno il loro contributo al successo di Barga Castagna c’è anche il Comitato Paesano di Pegnana che proporranno una delle iniziative collaterali alla manifestazione che si terrà a Barga. A cura del Comitato si potrà infatti partecipare a due visite guidate alla scoperta di un castagneto, del metato dove si essiccano le castagne e del mulino dove si macina la farina dolce; il tutto proprio sui colli di Pegnana, in mezzo ai castagni secolari della nostra montagna. Grazie al Comitato si potrà insomma scoprire tutta la filiera dedicata alla raccolta, al trattamento delle castagne ed alla produzione della farina di neccio, dalla raccolta del frutto fresco, appunto, fino alla trasformazione in farina. Le visite guidate partiranno da piazza Pascoli a Barga, direzione Pegnana, alle 14,30 di sabato 3 e di domenica 4 novembre. E’ necessaria però la prenotazione che è possibile sulla pagina Facebook di Barga Castagna 29018.