Tempo di battitura

-

VAL DI VAIANA – Domenica scorsa è stato tempo di macchinatura di castagne in uno dei metati storici della Val di Corsonna, quello che per anni hanno difeso e valorizzato, anche per portare avanti una tradizione antica fatta conoscere per anni ai ragazzi delle scuole, Giovanni Giovannetti, al secolo Giovannino, e Ademara Santi, scomparsa nel febbraio scorso. Anche nel suo ricordo e nel ricordo di Giovannino, la figlia Stefania ha fortemente spinto affinché la tradizione fosse mantenuta e così oltre 40 giorni fa il metato è stato riacceso e qui sono arrivate le castagne che solitamente un gruppo di amici non mancano mai di far arrivare. In tutto una raccolta di circa 25 quintali di castagne, con campioni della raccolta il Domenico Santi, la stessa Stefania Giovannetti, il Sergio Guidi, ma anche il Luigi Renucci, grande amico della famiglia Giovannetti e artefice del mantenimento di questa tradizione; con l’aiuto fornito a Stefania, insieme ad Emanuele Renucci, nel tenere acceso costantemente il fuoco del metato.

La battitura si è svolta senza intoppi, diretta dal Doriano Giovannetti con la sua inarrestabile macchina che viene dal passato, ma non perde un colpo.

E’ un rituale. che da decenni e decenni si fa utilizzando questi macchinari e questi metodi, seguendo momenti ben precisi che vanno dallo svuotamento del cannicciato con lo scarico delle castagne, alla ripulitura dello stesso, al conteggio delle “misure” che corrispondono a quante castagne sono state portate dalle varie famiglie nel metato; fino a procedere alla pulitura, (la prima di una lunga serie) ed all’insaccamento delle castagne ripulite che poi, secondo i sacchi stabiliti per ogni famiglia, devono passare sotto l’attenta selezione e “rifinitura” di pulizia, lunga e faticosa, che si fa a mano. La battitura, come nel passato, è un momento importante nella vita della gente di montagna, così come  lo è stata la trebbiatura del grano per i contadini del fondovalle. Un momento per fare il bilancio del raccolto e per condividere il piacere dell’aiuto e della collaborazione dei propri amici.

Il tutto peraltro suggellato da una robusta colazione, ed un ancora più robusto pranzo, preparato da Stefania che si è davvero superata ed anche in questo ha mantenuto fede alla tradizione in cucina della mamma allestendo con ogni “bendidio” la lunga tavola che per tanti e tanti anni ha ospitato i partecipanti a questo momento speciale della vita di montagna.

Come detto ora il lavoro si è spostato nelle case, per l’ultimo passaggio della ripulitura dalla “pecchia”; poi l’invio delle castagne al molino per la macinatura a pietra e per produrre quindi la magnifica farina dolce dal sapore inimitabile che si produce in queste vallate. A quanto si sa ed a quanto si è visto anche nel corso della battitura, questa sembrerebbe una buona annata, con castagne di qualità buona e che dovrebbero regalare una farina particolarmente buona.

In tutto i casi, in attesa del responso, la battitura delle castagne in Val di Vaiana c’è stata anche quest’anno. Missione compiuta, Stefania! Brava.

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.