Futuro di Piazza Pascoli: il comitato referendario denuncia la chiusura al dialogo da parte della maggioranza

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In seguito al consiglio comunale del 10 novembre in cui è stato annunciata la presentazione del progetto di Piazza Pascoli per il 22 novembre, il Comitato referendario per piazza Pascoli, promotore del referendum per il quale è già stato avviato l’iter ufficiale, ha inviato questo comunicato che pubblichiamo integralmente:

Lunedì 10 novembre si è tenuto un consiglio comunale straordinario, richiesto dalle due opposizioni Progetto Comune e Fare Barga, su due temi particolarmente sentiti dalla comunità: il futuro di piazza Pascoli e la possibile acquisizione dell’area ex FIAT, argomenti a cui i Barghigiani tengono particolarmente, come ha dimostrato l’affluenza in sala.

Quella che poteva essere un’importante occasione di confronto e di apertura si è purtroppo trasformata nell’ennesima dimostrazione di chiusura da parte della maggioranza, che ha confermato la propria volontà di proseguire con un progetto, non ben definito, che destina piazza Pascoli a un’area eventi e mercatale, snaturandone il valore storico e identitario.

L’aspetto più deludente di questa posizione irremovibile sono state le continue affermazioni dei vari esponenti della maggioranza – la Sindaca Campani, l’assessora Andreotti, l’assessore Bonini e il consigliere Lunardi – secondo cui la decisione sul progetto della piazza sarebbe stata presa dopo aver consultato commercianti, associazioni e cittadini privati.

A questo proposito, ricordiamo che non tutti i commercianti sono favorevoli all’area mercatale; anche per questo ci domandiamo perché la Sindaca non abbia mai ritenuto opportuno dialogare con il Comitato, un gruppo di 80 membri promotori di due quesiti referendari proprio su questi temi, senza contare gli esterni che lo appoggiano e lo supportano.

Altrettanto scoraggiante è stato il totale silenzio della maggioranza di fronte al referendum stesso, richiamato in aula dal consigliere Salvoni e mai ripreso dagli amministratori. Prima d’ora, nessuno a Barga si era spinto a organizzare un referendum cittadino: lo strumento più alto e diretto della democrazia, strumento che una giunta che si identifica di centro-sinistra dovrebbe a maggior ragione apprezzare. Invece di valorizzare questa iniziativa e di sfruttarla per riallacciarsi al valore democratico della vera politica, l’Amministrazione Campani ha preferito ignorarla, evitando qualsiasi riferimento al referendum o al Comitato durante la seduta.

Al contrario, è stata ribadita chiaramente l’intenzione di avviare i lavori in piazza Pascoli già a gennaio, svuotando di significato il valore democratico dello strumento referendario, che avrebbe permesso ai cittadini di esprimersi, sia in modo favorevole che contrario, come è giusto che sia.

A prescindere dalla decisione finale della Commissione dei Garanti, amministratori realmente lungimiranti e competenti avrebbero colto l’importanza di un’iniziativa popolare come questa, scegliendo il dialogo e il confronto anziché la chiusura.

Lunedì sera, nella sala consiliare del Comune di Barga, la democrazia e il rispetto delle opinioni dei cittadini sono venuti – ancora una volta – a mancare.

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