Vittorio Salotti vince e convince, un barghigiano torna tra i banchi del consiglio regionale.

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BARGA – Con 2964 preferenze ottenute nella Circoscrizione di Lucca il barghigiano Vittorio Salotti, ex assessore al bilancio nella giunta Bonini ed ex assessore al Bilancio e al personale e vicesindaco nelle  giunta Campani a marchio PD, trascinando a spron battuto la lista Giani Presidente Casa Riformista in provincia di Lucca oltre che nella sua Barga, siederà in consiglio regionale.

A Barga la Lista Giani  ha ottenuto 1547 voti ed il 38,83%, staccando di ben 21 punti il PD. Il raffronto con le elezioni regionali del 2020 è stato assai impietoso per il Partito Democratico che a Barga ha perso quasi mille voti, passando da 1621 a nemmeno 700 e ottenendo il 17,26%.

Ha di chi essere soddisfatto invece Fratelli d’Italia (che in consiglio regionale conferma Vittorio Fantozzi) e che anche nel comune di Barga ha incrementato i voti passando da 740 a oltre 1131voti pari al 28,25%.

L’exploit di Salotti è un dato che va ascritto, per quanto riguarda almeno il comune di Barga, ad un voto trasversale che ha attraversato anche le componenti del consiglio comunale di Barga, con voti espressi anche dai sostenitori degli schieramenti all’opposizione. Non tutta la maggioranza ha invece sostenuto l’ex vice sindaco di Caterina Campani, con proprio la prima cittadina Caterina Campani e l’assessore Marco Bonini, tra gli altri, in appoggio al consigliere uscente del PD, Mario Puppa. Decisione che ha amareggiato Salotti. Potrebbe far cambiare tutto questo in un futuro che non si pensa comunque sia prossimo, il volto politico barghigiano? Chi vivrà, vedrà, anche se al momento non ci dovrebbero essere particolari conseguenze.

Tornando alla convincente vittoria di Salotti che al primo tentativo ha staccato il pass per entrare in consiglio, nelle ultime legislature è stato prima assessore e poi vicesindaco nel comune di Barga; è nato a Barga e vive e lavora (alla Kedrion) a Castelvecchio Pascoli (anche stamattina lo abbiamo trovato che era già a lavoro ndr); ed è stato indubbiamente, anche perché l’unico, candidato al consiglio regionale con piena patente barghigiana.

Ma quali sono i motivi che hanno spinto Salotti a candidarsi per un seggio in consiglio regionale?

“Senza alcun dubbio la passione per il territorio e per la politica intesa come amministrazione al servizio dei cittadini, come del resto ho sempre fatto. Questa opportunità ora mi viene dal territorio e nasce in particolare da tanti amici che mi hanno spinto in questa avventura.

L’obiettivo è dare una rappresentanza forte alla mia gente, alla gente di questa Valle. Per Barga in particolare credo che  fosse arrivato o il momento di ridare a questa comunità il protagonismo e la centralità che merita in provincia di Lucca ed in regione”.

Rimanendo a Barga, non tutti nella maggioranza di cui ha fatto parte, l’hanno sostenuta in questa tornata elettorale…

“C’è stato, e questo mi fa particolarmente piacere perché dimostra la stima che esiste nei confronti del mio operato, un appoggio trasversale nel territorio: di tanti che fanno riferimento a questa maggioranza ed il sostegno di tante persone legate all’opposizione. Vero è che è mancato da una parte di quella maggioranza di cui ho fatto parte e la cosa mi ha un po’ disorientato. Ma ora bisogna guardare avanti; ho l’ambizione di rappresentare tutta la comunità e so che posso farlo”

Il primo impegno per Barga e per la Valle?

“Per Barga incontrerò chiunque me lo chiederà e soprattutto, come fatto in campagna elettorale, le aziende, le rappresentazioni sindacali e le tante associazioni del territorio che sono la linfa vitale delle nostre comunità. Cercherò di contribuire per quanto di mia competenza, naturalmente se coinvolto, a risolvere le problematiche esistenti per quei cantieri ancora in corso o in programma di cui la nostra comunità necessita.

In generale nella Valle l’impegno prioritario sarà indirizzato alla difesa della sanità e dei servizi da una parte, e per il miglioramento del sistema viario della vallata dall’altro; SS 12 e SR 445 sono le arterie che portano sangue alla vita dell’intera Valle e meritano di veder chiusi i cantieri quanto prima.

Tutto questo passa però da una parola chiave: responsabilità! La capacità di investire bene le risorse, di usare bene i fondi disponibili, di lavorare insieme – Regione, Provincia, Comuni e territori -per fare in modo che ogni euro venga speso bene e nei tempi giusti.

Probabilmente non ci sarà un altro PNRR, lo sappiamo; nei prossimi anni dovremo quindi portare a termine le opere già avviate e, allo stesso tempo, fare un lavoro serio di revisione delle spese, per non rinunciare agli investimenti che servono davvero”

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