L’Asl conferma almeno due casi. Attivate strategie di contenimento.
Nel luglio 2024 era stato confermato il primo focolaio in Toscana, nel Comune di Zeri, in Lunigiana. Ora tocca alla Garfagnana. Primi casi di Peste suina africana nella provincia di Lucca, rilevati in una carcassa di cinghiale. Nello specifico, sarebbero almeno due, entrambi all’interno del Comune di Piazza al Serchio. Ad annunciarlo è l’Asl Toscana Nord Ovest tramite una nota, nel quale l’azienda sottolinea anche che verranno attivate in Garfagnana alcune strategie di contenimento contro la diffusione della malattia: misure di biosicurezza per gli allevamenti suini, la limitazione delle attività venatorie nei territori in restrizione, la creazione di barriere fisiche per rallentare la diffusione della malattia in ambiente selvatico. Le misure saranno attuate con il coordinamento della Regione Toscana e della Struttura commissariale del Ministero della Salute.
Malattia virale altamente contagiosa, la Peste suina africana colpisce esclusivamente i suidi (quindi, in Italia, maiali e cinghiali). Rappresenta quindi una grave minaccia per gli allevamenti, causando anche gravi perdite economiche.
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