PEDONA – Domenica 28 Settembre l’antico castello di Pedona, davvero una piccola perla da scoprire nel territorio barghigiano, ha festeggiato il suo patrono San Maurizio.
I paesani, animati da uno spirito di rilancio della comunità e dalla spinta di alcune giovani famiglie che stanno dando nuova linfa alla piccola comunità, grazie anche alla spinta venuta dal Palio Rionale che ha favorito l’orgoglio di appartenere al piccolo borgo, come ha ricordato nella santa messa anche don Giovanni Cartoni e poi l’assessore Lorenzo Tonini nella cerimonia che è seguita, hanno preparato con cura un paese accogliente e pulito, che ha ricevuto tutti accompagnato da una splendida mattinata di sole settembrino.
La funzione religiosa è stata celebrata da don Giovanni Cartoni e dal diacono Marco Tomei nella chiesa dove il Santo è raffigurato in uno straordinario quadro (eseguito dal pittore barghigiano Baccio Ciarpi 1574-1654). Alla funzione la presenza del coro interparrocchiale di Filecchio, Loppia, San Pietro in Campo diretto all’organo da Valentino Moriconi, in una chiesa particolarmente gremita di abitanti di oggi e di ieri ed anche di una folta rappresentanza dei Gruppi Alpini di Barga e Coreglia, visto che San Maurizio è il patrono anche degli Alpini. Ad omaggiare la giornata anche i componenti dell’Associazione Militari in congedo di Barga.
Al termine, come tutti gli anni, all’esterno della chiesa la commemorazione dei sette alpini di Pedona e dintorni dispersi o caduti nella campagna di Russia con la deposizione di una corona di alloro alla lapide; corona posta dai componenti del Gruppo Alpini di Barga prima delle parole pronunciate dal vice sindaco Lorenzo Tonini che ha posto l’accento sulla necessità di non dimenticare, ma anche di guardare con attenzione ad un futuro dove purtroppo spirano venti di guerra sempre più vicini. Parole di elogio sono poi state pronunciate per Pedona e per la sua voglia di esserci che si vede nell’impegno dei suoi abitanti tra cui anche i giovani Diego Mignoni e Iuri Zaffino, citati proprio da Tonini.
Antonio Caproni, prima della conclusione della cerimonia che poi ha portato i partecipanti a riunirsi per il pranzo presso i locali e gli spazi parrocchiali di Filecchio, ha poi ripercorso la storia di Pedona: piccolo borgo , alle porte del territorio barghigiano che fu antico castello romano posto a guardia della valle, e prese infatti il nome da un presidio di soldati pedoni (pedites) che Roma lasciò nel primitivo “Castrum”.
Il castello di Pedona prima del Mille non ricoprì solo un ruolo militare, i pellegrini diretti a Roma spesso lo indicarono come luogo sicuro per riposarsi e rifocillarsi prima di raggiungere Lucca, grazie alla generosità del suo castellano che gli ospitava nella piccola chiesa del castello.
Da qui oggi passa anche il percorso della Via del Volto Santo e sono frequenti le visite dei pellegrini; visite che prossimamente aumenteranno anche per la creazione di un nuovo percorso della memoria, come ha anticipato Caproni, che vuole ricordare in particolare le vittime delle guerre: il percorso “La scelta di Antigone” che parte da Pisa ed arriva a Bologna attraversando la Versilia, la Valle del Serchio e la Val di Lima e tocca luoghi simbolo di resistenza e dolore come Sant’Anna di Stazzema e Marzabotto, ma arrivando anche al castello di Pedona.


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