A Filecchio finale in bellezza per la sagra

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FILECCHIO – Si è chiusa in bellezza l’edizione 2025 della Sagra della Polenta e Uccelli nonostante i capricci del meteo non più estivo. Domenica 14 settembre il gran finale, affidato a quattro iniziative davvero ben riuscite oltre che ovviamente al pranzo e alla cena a base di polenta, piatti in umido, grigliati ed altre bontà.
La mattina si è aperta, pur con cielo grigio, con l’arrivo del raduno motociclistico “Moto Polenta” e di mezzi off-road partiti da piazzale Don Minzoni a Fornaci e con tappe differenti tra loro, ma confluite alla sagra per il pranzo degli equipaggi.
Per loro, dopo pranzo, i saluti dell’amministrazione comunale e una lotteria, nonché un intervento speciale a “sorpresa”.
A proposito di motori, sul palco è salito l’autiere Franco Isola, il primo ad entrare nella Trieste liberata (1954) poiché autista della primo mezzo militare che entrava in città per riannetterla all’Italia. Un uomo al tempo inconsapevole di fare la storia che però ha poi ottenuto diversi riconoscimenti, ultimo dei quali, alla soglia dei novanta anni, il titolo di Commendatore al merito della Repubblica Italiana. La sua è stata una bella testimonianza narrata con lucidità ed ancora emozionante.
La giornata è poi proseguita con la passeggiata al “Castellaccio”, l’antico castello in località Seggio ormai ridotto a rudere, tornato a vivere grazie alla guida di Sara Moscardini.
Verso le 15.00, un gruppetto di curiosi e appassionati, in buona parte filecchiesi, hanno infatti seguito Sara alla riscoperta di un posto ricco di storia (e una leggenda), che ricade in una proprietà privata ma che è visitabile senza arrecare disturbo (con un po’ di spirito di avventura).
Al ritorno presso l’area della sagra, giusto il tempo per rifocillarsi e poi via con la rievocazione degli antichi mestieri di sgranatura del formenton e della trebbiatura del grano, il tutto a cura della “Combriccola del grano per rimessa” di Piano di Coreglia  introdotta da Lorenzo Tonini, non tanto in veste di vicesindaco quanto di amante e cultore delle tradizioni.
Il meteo, dopo l’incertezza della mattina si è fatto stabile e quindi in molti si sono fermati a cena per chiudere in bellezza un’edizione come sempre ricca e interessante.
La sagra è organizzata dalla parrocchia di Santa Maria Assunta e dai Polentari di Filecchio ed è stata ancora una volta l’occasione per portare festa in tutto il paese, con diverse generazioni che hanno lavorato fianco a fianco per tenere in moto una macchina organizzativa complessa ma davvero efficiente. “Grazie di vero cuore a tutti, grandi e piccini!! Ancora una volta abbiamo dimostrato di essere comunità viva e vivace” scrive don Giovanni Cartoni a conclusione della sagra. Ed è proprio così: a Filecchio tutti ci mettono il cuore e lo si percepisce.

 

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