BARGA – “ANTICHI UMBERTO da Lucca, Arrotino originario di Minozzo, papà Alessandro e mamma di Santonio Reglioni Eugenia.
Ancora oggi esercita il mestiere itinerante che ha visto tanti montanari in anni passati partire e tornare con quei pochi spiccioli racimolati nei vari paesi e cittadine del Nord Toscana dalla Lunigiana fino in Versilia e poi Maremma Pisana, e in Lucchesia, la Garfagnana, Pistoiese, Abetone e Alto Frignano.” (Ghiggne d’Aipa (Facce d’Appennino) Fabrizio Fontana)
Umberto ha una età imprecisata ma si sa che ha iniziato a fare l’arrotino che non aveva neppure 15 anni e che era il giugno del 1950. Sono 75 anni di onorata attività! Lo racconta, e racconta la sua storia, in un bel video che trovate su YouTube realizzato dal museo del Castagno dal titolo “L’ultimo arrotino”.
Di lui oggi ci raccontano questi belli scatti realizzati da Giovanni Brega alla fiera di Santa Maria e San Rocco a Barga. Tra i momenti della tradizione che restano, oltre al gradito ritorno del banco di aglio, cipolle e cocomeri in Largo Biondi, c’è indubbiamente lui: l’arrotino Antichi Umberto… l’ultimo arrotino…
Da quanto è presente alla fiera di Barga? Non si sa, ma si dice che venga da 70 anni. Di sicuro tante donne hanno mandato da lui i mariti, all’angolo del Cedri, ad arrotare i coltelli di cucina e così hanno fatto con i loro attrezzi tanti montanari e contadini del nostro territorio. In un mondo che cambia e che non si riconosce più nemmeno in se stesso lui è una certezza… è sempre lì… e ci sarà fino a quando potrà esserci.
L’immagine più bella di una fiera che oggi è tanto diversa dal passato è sicuramente quella di Umberto Antichi che viene dal passato ma che resiste al presente. Grazie Umberto… Grazie all’ultimo arrotino.






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