La piazza Pascoli che vorrei. Ecco gli esiti della serata

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BARGA – Una serata di progettazione partecipata ed un momento propositivo. Così Maria Elena Bertoli, a capo del Movimento dei Custodi degli Alberi e del Suolo che ha organizzato la serata, ha riassunto, la serata svoltasi domenica 24 agosto in piazza Pascoli, proprio per raccogliere le idee su quella che per i presenti sarebbe la rivisitazione ideale di Piazza Pascoli.

Il tutto partendo da un progetto di massima su cui si sono innescate le riflessioni condotte nella serata da Antonio Cinquini; idea di progetto elaborata e presentata dagli architetti Leonardo Gigli e Andrea Bernardini.

Prima di esporla,  sicuramente da sottolineare  un elemento che indubbiamente è fondamentale per i Custodi, ovvero che pensare di realizzare nella piazza un’area mercatale è un imbarbarimento culturale come ha dichiarato Catia Gonnella.

Di tutt’altra opinione l’Amministrazione Comunale intervenuta con l’assessora Maresa Andreotti, ma andiamo per ordine.

Opinione un po’ da tutti condivisa nei Custodi e nella maggioranza degli interventi della serata l’idea che la piazza deve avere una sua identità, deve  essere luogo di armonia, di incontri di verde, di frescura, di benessere,  di accoglienza

Obiettivo dell’incontro fornire una idea di progetto su cui ragionare e che, raccogliendo tutto quello che è emerso un  dossier, possa ora essere consegnato per essere valutato, all’amministrazione comunale.

L’idea progettuale degli architetti Bernardini e Gigli presentata di seguito punta ad una soluzione che tiene in considerazione raffrescamento e ombreggiatura, ma anche gli spazi pavimentati attuali, dato che proprio le aree pavimentate hanno reso questa piazza più fruibile. Si è cercato di coniugare l’area quindi degli spazi fruibili con l’aspetto del verde, sia con la parte di prato ed essenze arboree, ma anche, per ricreare il prima possibile la parte di ombreggiatura che manca al moment: un verde pensile con pergole ad altezza di cinque metri che permettano di accrescere le parti ad ombra.

Per gli arredi urbani tra le idee quelle di realizzare panche che circondino in modo circolare la piazza e che si rifacciano come materiale e colore a quelle che erano le panche presenti fino all’ultima ristrutturazione, in graniglia bianca. Il tutto lasciando inalterati, come anticipato, i perimetri pavimentati.

Tra gli interventi iniziali della serata quello di Manuela Bolllati, di Catia Gonnella, di Silvia Giannini, dell’architetto Sergio Cosimini che secondo noi ha sottolineato un aspetto fondamentale che tutti, custodi, cittadini, amministrazione, dovranno tenere in considerazione nel ripensare la piazza: …che deve partire da quello che c’è; bisogna che alla fine si arrivi alla sistemazione attualizzando il concetto: non si può riproporre una cosa basandosi sul  ricordo, sull’immagine della memoria di questa piazza, ma bisogna contestualizzare e rendere attuale il progetto, realizzando soluzioni che alla fine siano convincenti per tutti”.

Altri interventi da Giuseppe Nardini, contrario all’utilizzo mercatale, Antonio Moroni, molto critico nei confronti dell’operato dell’amministrazione, ed altri ancora

Per il comune l’intervento dell’assessora Maresa Andreotti. Anche il comune condivide l’idea di una piazza fruibile, gradevole sostenibile che abbia scopo sociale e comunitario, ma tutto questo va contestualizzato al 2025 e dal luogo da cui partiamo, ha detto l’Andreotti.

Ha ricordato del come si è arrivati alla piazza attuale che peraltro, dopo le proteste di un gruppo di cittadini, vide realizzare un’alternativa a quello che era il progetto che aveva in mente il Comune (secondo noi, scusate la riflessione, fu peggiore e non di poco rispetto al progetto iniziale ndr). Ed ha ribadito che per l’Amministrazione è fondamentale l’utilizzo ella piazza sia come area mercatale che come luogo centrale di eventi ed attività. Luogo per eventi che a Barga manca e che invece piazza Pascoli può svolgere in modo appropriato. Ha ricordato la necessità che il comune vede di spostarvi il mercato per i problemi di viabilità e di parcheggi attuali, con il mercato ubicato in parte nel  parcheggio di Piazzale Matteotti. Ha poi aggiunto che il Comune ha richiesto a professionisti della riqualificazione e dell’utilizzo del verde di proporre alcuni progetti di cui al momento si stanno valutando i rendering.

“Il progetto presentato nella serata – ha peraltro detto – ha tanti spunti interessanti che possono essere pensati per l’idea che abbiamo, ma al momento siano nella fase di valutare quello che ci è stato proposto anche se sul discorso della parte a verde bisognerà tenere conto dei pareri per essenze arboree e quantità che verranno dalla Soprintendenza e che sono vincolanti”.

Per Andreotti al momento non c’è comunque niente di definito, ma il Comune intende comunque arrivare quanto prima ad una decisione per poter realizzare il progetto nei prossimi mesi e prima della prossima bella stagione.

Sul finale dell’incontro pubblico è stato dato anche spazio alle idee dei bambini chiamati dagli organizzatori a partecipare alla serata e ad esprimersi con i disegni.

E alla fine la serata si è conclusa con posizioni (Custodi da un lato e comune dall’altro) che senza ombra di dubbio rimangono distanti tra le parti, ma con l’intenzione degli organizzatori. come accennato dal moderatore Cinquini, di raccogliere quanto emerso nella serata in un dossier che potrà essere presentato al comune di Barga come contributo per trovare l’ipotesi che sia il più largamente condivisa.

Commenti

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  1. Non ho capito cosa si intende per “attualizzare”. Si intende venire incontro a necessità o a nuovi canoni estetici? Il simbolo di un paese “Il giardino” non credo che debba essere attualizzato ma bensì preservato.Le ultime panche installate a mio parere sono brutte e del tutto disarmoniche rispetto allo stile che ha ( oops…aveva) il giardino.

  2. Sergio Cosimini


    Cerco di spiegare i due concetti “preservare” e “attualizzare” nel nostro linguaggio tecnico-architettonico contestualizzato alla piazza Pascoli. Si “preserva” cioe’ si cerca di conservare, di lasciare invariato, di tutelare uno stato dei luoghi ed i suoi componenti esistenti. Si “attualizza” , cioe’ si cerca di modificare, integrare ma non stravolgere lo stato dei luoghi ed i suoi componenti esistenti al fine di renderli piu consoni alle esigenze attuali. Nel caso specifico credo che i due concetti debbano coesistere e non prevaricare l uno sull’ altro, perche’ vi sono alcune cose da preservare (come gli spazi a verde e la pavimentazione) e molto da integrare e modificare come le essenze arboree, la schermatura e l arredo urbano, compreso panchine, illuminazione, fontana, ecc.

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